mercoledì 24 agosto 2011

COME MANTENERE IL PESO FORMA DOPO LA DIETA

L’uomo ha storicamente affrontato pericoli e usato grande impegno nella ricerca del cibo. Nella società occidentale attuale, tra consumismo e pubblicità martellante, il rapporto uomo-cibo si è modificato al punto che rifiutarlo quando viene offerto diventa quasi impossibile e che l’immagine del cibo suscita stimoli ormonali di grande potenza da non poter essere repressi soltanto con la semplice volontà.

In queste condizioni grande è la difficoltà di attuare e di seguire una restrizione dietetica, specialmente se per un tempo piuttosto lungo.
Alla fine della dieta diventa importante una correttarialimentazione, in quanto scatta il meccanismo delladisinibizione. Il termine sta ad indicare proprio la perdita di controllo alimentare che stimola l’assunzione di una quantità di alimenti maggiore di quella necessaria.
Quando si è riusciti ad ottenere il calo ponderale opportuno ci si trova perciò immediatamente di fronte ad un altro problema: come mantenere il peso raggiunto.
Dopo un periodo di restrizione dietetica si assiste sempre a una certa progressiva ma limitata ripresa del peso perduto, che non ha possibili spiegazioni e che presenta una estrema variabilità.  Quando una persona in sovrappeso decide di perdere peso affronta il problema con una dieta e con un programma che con il tempo ottiene una modificazione del comportamento e una certa educazione alimentare, un cambiamento delle abitudini di attività fisica e di alimentazione.
Questo programma deve essere mantenuto anche dopo il raggiungimento del peso ottimale, perché avrebbe ben poca efficacia se venisse applicato soltanto durante il periodo di trattamento dimagrante. I principi che aiutano a perdere peso devono essere inseriti permanentemente nella propria vita quotidiana, se si vuole mantenere il peso forma.
I programmi di modifica del comportamento insegnano a controllare la quantità di cibo, ad essere vigili ed attenti su ciò che provoca la fame e a sviluppare tecniche che aiutano ad evitare tentazioni esagerate nei confronti del cibo. Si sviluppa perciò l’autocontrollo, che è un elemento essenziale anche per il mantenimento del peso, si impara a misurare tutto ciò che si mangia e le relative circostanze emotive che portano ad eventuali eccessi (fame nervosa o eating emozionale); si controllano gli stimoli esterni e ambientali, si acquisisce la capacità di avere pensieri positivi e incoraggianti e si inserisce nella vita quotidiana un programma di attività fisica.
L’introduzione di questi cambiamenti, avvenuta in modo graduale durante il trattamento dimagrante, ha la caratteristica di inserirsi realisticamente nella routine quotidiana per fare in modo che la fatica fatta non venga annullata velocemente. Il cambiamento del sistema di vita è certo una modifica del comportamento che darà risultati sia nella perdita di peso che nel suo mantenimento.
La durata del trattamento dimagrante influisce anche sul mantenimento del peso.
Non è possibile pensare che sia sufficiente un breve periodo per ottenere una modificazione stabile del comportamento di una persona, perciò è meglio affrontare il problema con a calma e attraverso periodi più prolungati. Per alcuni soggetti il controllo sarà più stretto e intensivo, per altri lo sarà meno in base alle esigenze e alle emozioni individuali.
In conclusione le strategie di comportamento da adottare per mantenere il peso raggiunto non sono molto diverse da quelle adottate per ottenerlo.
L’esercizio fisico è un elemento utile sia per trattamento dietetico che per il mantenimento del peso corporeo raggiunto. Associato alla dieta può aumentare la perdita di peso, ma rispetto alla restrizione dietetica determina un calo lento e di soli 2 kg al mese. La diminuzione del peso che si ha attraverso l’esercizio fisico è legata ad una maggiore perdita di massa grassa e ad un risparmio della massa magra.
Altro beneficio dell’esercizio fisico è l’aumento del dispendio energetico a riposo, perciò contribuisce sia alla perdita di peso che al suo mantenimento. Generalmente gli uomini ottengono risultati migliori rispetto alle donne, probabilmente per la maggior propensione nel praticare attività sportive, ma certamente anche per la diversa distribuzione del tessuto adiposo.
L’esercizio fisico è certamente essenziale nel processo di mantenimento del peso perduto.
Coloro che non mantengono nessuna attività fisica durante il follow-up, che è il lungo periodo di controllo che segue l’andamento del paziente dopo la dieta, riprendono il peso perduto.
I meccanismi fisiologici, come la spesa energetica, sono sicuramente importanti, ma altrettanto determinante è il fatto che i soggetti che tendono ad interrompere l’esercizio fisico dopo il periodo di restrizione alimentare, facilmente non mantengono attivo neppure il sistema di controllo.
I soggetti che continuano a praticare sport riescono a mantenere meglio l’autocontrollo, perché i fattori che stimolano a fare l’esercizio fisico stimolano anche altri stili di vita favorevoli per un corretto comportamento alimentare.
Non sono da dimenticare gli effetti benefici che l’esercizio fisico determina a livello psicologico. Chi lo pratica vive un miglioramento del senso di benessere, perché si riducono l’ansia, la tensione e la depressione, aumentano la percezione e la convinzione di essere capaci di continuare positivamente ad affrontare l’impegno, migliora l’immagine che si ha di sé stessi e infine si affinano tute le strategie inerenti alla modificazione del comportamento alimentare al fine di mantenere il risultato raggiunto.

Altro vantaggio che viene dall’esercizio fisico è, contrariamente a quanto generalmente si pensa, unadiminuzione del senso della fame: infatti l’attività fisica leggera non stimola la fame e quella intensa la inibisce. Lo sport quindi potrebbe essere considerato come un medicamento molto utile ai fini del calo e del mantenimento del peso forma.
L’attività fisica deve sempre essere adeguata alle caratteristiche fisiche del soggetto e ai suoi limiti, come l’età o patologie articolari. Non deve essere assolutamente intensa per poter ottenere il risultato. L’esercizio fisico regolare, graduale, divertente migliora sia il metabolismo sia la psicologia di chi è impegnato quotidianamente nel mantenere il peso raggiunto con sforzi e perseveranza.
Perdere peso è un po’ come fare un intervento chirurgico. Bisogna affrontare questo evento in modo consapevole, con la preparazione adatta all’anestesia e all’atto operatorio vero e proprio. Il periodo post-operatorio che necessita di una particolare sorveglianza corrisponde al momento successivo alla dieta in cui si tende a riprendere un po’ di peso. La convalescenza corrisponde infine al mantenimento del peso a lungo termine. Certamente bisogna che ci siano impegno e volontà,. bisogna mantenere un giusto comportamento alimentare, stimolare l’attività fisica, cercare di mantenere il controllo di sé e aver pensieri il più possibile positivi.
Bisogna imparare a volgere al positivo i pensieri pessimistici che spesso perseguitano, perché tutto può essere migliorato e a lungo termine si può riuscire a mantenere inalterato il peso raggiunto.
Un esempio che rende chiaro di come deve essere cambiato un pensiero da negativo in positivo:"non ho assolutamente forza di volontà e non posso resistere alla tentazione" diventa "io sto facendo progressi e non mi aspetto di risolvere i problemi in poco tempo". Questa è la realtà ed è anche l’atteggiamento giusto per affrontare la situazione, che è difficile ma non certo impossibile!
Nell’ambito dei disturbi del comportamento alimentare non è tanto importante la quantità di cibo introdotta quanto il senso di perdita della capacità di controllo, l’impossibilità di interrompere l’introduzione del cibo e il senso di colpa e di impotenza che ne conseguono.
Il pensiero negativo nei confronti della dieta e del mantenimento del peso deve essere trasformato in chiave positiva per poter raggiungere il risultato prefissato e mantenerlo nel tempo.
In conclusione 3 sono gli elementi che consentono di mantenere il peso forma dopo la dieta:

educazione alimentaremodifica del comportamento alimentare per controllare la quantità di cibo: essere vigili ed attenti su ciò che provoca la fame e sviluppare tecniche che aiutino ad evitare tentazioni esagerate
attività fisicaesercizio fisico regolare, graduale, divertente, per migliorare  il metabolismo e provocare una diminuzione del senso di fame
pensiero positivovolgere al positivo i pensieri pessimistici per meglio mantenere il controllo e adottare il giusto comportamento alimentare


(fonte:http://www.benessere.com/)

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