mercoledì 26 febbraio 2014

Un e-book racconterà “L’intimo delle donne”

Un luogo in cui raccogliere esperienze di vita, denunciare disagi e violenze

Un libro senza censure per dire basta alla violenza femminile e, insieme, uno strumento a disposizione di tutte le donne che vogliono raccontare ciò che non hanno mai voluto o potuto dire: è l'iniziativa "L'intimo delle donne", un e-book da costruire con altre donne per denunciare e mettere in evidenza disagi, sfruttamenti e, al limite, violenze. Basta scrivere un breve racconto.

Un e-book racconterà “L’intimo delle donne”
Questa importante proposta sociale, rivolta a scrittrici per professione o per semplice passione, viene dal social book magazine Libreriamo,  una piazza digitale che diffonde l’amore per i libri e per la cultura del leggere. L’obiettivo dell'iniziativa "L'intimo delle donne" è quello disensibilizzare il pubblico femminile, combattere la paura di denunciare chi fa violenza e dare sostegno a chi è rimasto vittima di abusi.

Partecipare all’iniziativa è semplice: basta scrivere uno o più racconti brevi (non più di 20mila battute circa pari a dieci cartelle), legati alla propria esperienza di vita o a un fatto di fantasia, andare sul sito www.libreriamo.it, cliccare sull’apposita icona “L’intimo delle donne” e inserire il proprio racconto. I lavori devono essere consegnati entro fine aprile 2014. I migliori, selezionati dalla redazione di Libreriamo, con la collaborazione di alcuni critici e scrittori italiani, comporranno un open e-book che sarà pubblicato e condiviso su Internet.

“Vogliamo proporre una campagna sociale concreta a favore della tutela e del rispetto delle donne – afferma Saro Trovato, mood maker, sociologo e fondatore di Libreriamo –. Protagoniste della campagna saranno le stesse donne italiane, le quali sono chiamate a raccontare le proprie storie di vita o di fantasia, per contribuire insieme a far emergere in maniera sempre più forte un problema sociale che meriterebbe non esistere in un Paese civile, e costruire una 'community in rosa' che possa far sentire la propria voce ai media e alle Istituzioni.” 

copiato da tgcom24.mediaset.it

Amore? Mai con un collega

La maggioranza dei lavoratori pensa che sia dannoso per la carriera

Cupido fa fatica a trovare casa tra le scrivanie e più in generale sui luoghi di lavoro. Le sue frecce d'amore, se scoccano a causa di un collega, possono danneggiare la carriera. Secondo un'indagine globale, infatti, il 58 per cento dei lavoratori ritiene che intrecciare una liaison con un collega sia nocivo in termini professionali, anche se una certa quota di romantici la accetterebbe comunque se scattasse una vera attrazione.
Amore? Mai con un collega
L'indagine è stata condotta su 5.100 utenti del sito di Monster, leader mondiale nel recruiting online. La survey è stata sviluppata sulla seguente domanda a risposta multipla: "Pensi che uscire con un collega potrebbe danneggiare le tue prospettive di carriera e desideri farlo?" Quasi sei lavoratori su dieci considerano pericolose in termini di avanzamento professionale una relazione con una persona appartenente allo stesso ambito lavorativo, ma il 19% si è dichiarato pronto a correre il rischio e a iniziare una relazione con il collega in ogni caso, specie se ci fosse una vera attrazione reciproca. Il 27% degli intervistati, invece, si è dichiarato pronto a prendere in considerazione l'ipotesi di uscire con un collega, considerando che la scelta non avrà peso sullo sviluppo della propria carriera. Infine, un altro 15 % ha risposto "Non è nocivo, ma non uscirei mai con un collega "

"Le implicazioni legate al fatto di uscire con un collega vanno valutate caso per caso. Comprendere a fondo le politiche di una società e la sua policy rispetto a questo tipo di comportamento è fondamentale ", ha dichiarato Mary Ellen Slayter , Career Advice Expert di Monster.
Amore? Mai con un collega
Gli esperti, nel caso in cui scatti un'attrazione fatale nei confronti di una persona legata allo stesso ambito lavorativo, consigliano dunque di procedere con cautela. Un fattore importante da valutare è l'anzianità di servizio dei protagonisti e il ruolo reciproco che i due rivestono in azienda. "Incontri tra i dipendenti di una stessa azienda, quando uno dei due lavora per l'altro o si trova in una posizione di subordinazione, possono essere molto controversi e addirittura vietati in molte aziende". Il pericolo è quello di compromettere un buon lavoro per una scappatella, ma, aggiungono gli esperti, se si sviluppa un legame molto speciale, vale la pena esplorare altre opzioni di carriera. Trovare un nuovo lavoro è possibile, mentre il vero amore è difficile da trovare.

Disaggregando i dati per regione geografica, emerge che i più contrari al mix di amore e lavoro sono gli statunitensi: oltre la metà (per la precisione il 52%) ritiene le relazioni tra colleghi siano dannose e non è disposto a considerare l'idea di uscire con un collega. All'opposto, i francesi si confermano come i più romantici: il 72%, infatti, pensa che amore e lavoro siamo una relazione pericolosa, ma che al cuore non si comanda e dunque, in caso di reciproca attrazione, non darebbe ascolto ai timori professionali. Gli intervistati indiani sono molto più cauti, solo il 9% vivrebbe una relazione d'amore con un collega. Nel complesso, gli intervistati provenienti dai Paesi europei sono i più rilassati: il 35% ritiene che le i rapporti d'amore in ufficio siano innocui. Solo il 24% è diffidente e non ne prenderebbe in considerazione uno.

articolo preso da: tgcom24.mediaset.it


BERLUCCHI SCEGLIE ARJOWIGGINS CREATIVE PAPER

Arjowiggins Creative Papers, da sempre attenta e presente nel mondo del lusso in tutte le sue declinazioni, è lieta di annunciare che Berlucchi – storica azienda italiana produttrice del famoso vino spumante Franciacorta – ha scelto le carte creative del Gruppo cartario francese per realizzare il packaging del suo spumante e rivestirlo dell’eleganza che merita.
Ecco, dunque, che il cartone della scatola è stato rivestito ad arte con Curious Metallics, una delle carte presenti nella gamma Curious Collection di Arjowiggins Creative Papers, appositamente realizzata in una variante cromatica studiata ad hoc per la cantina italiana.
Curious Collection è, da sempre, la gamma di carte preferita dai designer per la sua audacia e per la sua non convenzionalità nel mondo delle carte creative. Con il suo approccio estremamente fresco e innovativo permette di reinventare packaging, comunicazione e marketing in un modo tutto nuovo oltre a essere una a gamma interamente certificata FSC.
Berlucchi sceglie Arjowiggins Creative Papers
La variante Metallics è in grado di offrire un colpo d’occhio unico al packaging che custodisce le pregiate bottiglie. La sua intensità, frutto delle piccolissime miche scintillanti incluse nella carta, rendono già la scatola – in formato singolo e doppio – un omaggio pregiato, elegante e da conservare una volta stappata la splendida bottiglia contenuta.
“Il packaging, ce lo insegnano continuamente i nostril clienti, racconta da subito l’unicità del prodotto contenuto nella confezione. Solletica la curiosità e appaga i sensi appena viene ricevuto e aperto da chi riceve un omaggio tanto elegante e pregiato”, ha dichiarato Simone Medici, Amministratore Delegato di Arjowiggins Italia e direttore Sales & Marketing della Divisione Creative Papers per l’area Sud Europa e Turchia. Che ha proseguito: “Il lusso è nel dna di Arjowiggins Creative Papers. Amiamo poter accompagnare beni preziosi di ogni genere con le nostre carte creative che sanno donare un tocco di particolarità anche a ciò che, di per sé, non ne avrebbe bisogno come è accaduto con Berlucchi”.
La gamma Curious Collection
Berlucchi, infatti, è un’azienda che non ha bisogno di presentazioni. Chiunque riceva una bottiglia con l’etichetta della nota cantina italiana, sa già che il contenuto rappresenta l’eccellenza del made in Italy nel settore wine. Ecco perché la lungimiranza e la strategia commerciale dell’azienda ha visto nell’eleganza della carta firmata Arjowiggins Creative Papers un ulteriore strumento per realizzare una scatola da poter conservare anche quando la bottiglia viene consumata.
La perfetta riuscita di questo packaging, come accade nei progetti più belli e preziosi, è frutto della collaborazione tra: Berlucchi, Polyedra, Arjowiggins Creative Papers ed il converter che ha realizzato concretamente la scatola che vedete nelle foto allegate. Si tratta di Nuova Litocolor, azienda di Provaglio d’Iseo (Brescia) che con arte, precisione e abilità ha prodotto il packaging che porta la firma Berlucchi.
“Il packaging è diventato un vero mezzo di comunicazione a cui l’azienda affida un preciso messaggio di qualità. Per questo la nostra azienda mira a raggiungere un alto livello di competenza nella realizzazione di scatole che devono essere sempre perfette”, ha dichiarato Andrea Zanotti di Nuova Litocolor.
www.berlucchi.it
“Sono orgoglioso della scelta fatta da Berlucchi e grato della fiducia che un’azienda, rappresentante l’eccellenza italiana nel mondo vino, abbia affidato a noi il compito di essere suoi partner sugli scaffali che ospitano il suo incredibile vino”, ha aggiunto Simone Medici che ha concluso: “Quando le eccellenze si incontrano, a tutti i livelli, il risultato è sempre un prodotto senza paragoni”.