giovedì 29 settembre 2011

Il caffè protegge le donne dalla depressione


La tazzina di caffè torna alla ribalta, sono infatti diversi di studi che riferiscono sulle proprietà positive della bevanda. Questa volta si parla di caffè, di donne e di depressione.

Uno studio, condotto dai ricercatori della Harvard Medical School di Boston, è giunto alla conclusione che le donne che bevono tra le due e le quattro tazzine di caffè al giorno sono più protette dal rischio di depressione.

La ricerca, pubblicata su Archives Internal Medicine, illustra gli esiti di una sperimentazione piuttosto vasta eseguita su circa 50.000 infermiere.

Ci sono voluti 10 anni, dal 1996 al 2006, per monitorare le abitudini alimentari delle infermiere volontarie. Quello che ne emerge è quindi che quelle che consumano fino al quattro tazzine di caffè giornaliere sono più protette di quelle che invece ne consumano poco o nulla.

Sui motivi che stanno alla base di questo risultato i ricercatori sanno dire poco se non che ci vorranno ulteriori studi per comprendere gli eventuali meccanismi. L'ipotesi formulata è che sia la caffeina a svolgere un ruolo principale, considerato che chi ha bevuto caffè decaffeinato non ha goduto della stessa protezione.

Per il momento a parlare sono solo i dati. Nel corso di 10 anni di osservazione, 2600 delle volontarie che hanno partecipato allo studio hanno sviluppato una depressione, tra queste la percentuale maggiore era rappresentata da quelle che hanno consumato meno caffè.

Le donne che bevono due o tre tazzine di caffè al giorno hanno una percentuale di rischio ridotto pari al 15%, per quelle che superano le quattro tazzine la percentuale si alza fino al 20%.

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Iniziare a correre e continuare a farlo!


Di: Maria Grazia Albanesi
La corsa è un’attività particolarmente adatta per migliorare la salute della donna e la qualità della vita in generale.

Sono molte le donne che vorrebbero correre ma non hanno il coraggio di iniziare, oppure gettano la spugna dopo qualche prova, sopraffatte dalla fatica e dai problemi pratici.

Se mi seguirete nella lettura vedremo quali sono i passi iniziali necessari per partire con il piede giusto e, per chi ha già iniziato questa avventura, per continuare a insistere con la corsa, fino a che non sarà entrata nella propria vita come un punto di riferimento fisso per la salute e il benessere psico-fisico.

Quali sono i primi passi? Ecco i passi fondamentali da compiere per chi inizia correre:

La visita medica
 – So che questo punto raffredderà l’entusiasmo di molte aspiranti atlete, ma è indispensabile fare almeno un elettrocardiogramma (ancora meglio uno a riposo e uno sotto sforzo) per accertare l’assenza di incompatibilità con la pratica della corsa. Si tratta di un controllo veloce, che però ci mette al riparo da dubbi e paure infondate: se vi capiterà di sentire il cuore battere forte dopo una bella corsa saprete che si sta solo allenando bene, senza pericolo!

La scelta del percorso - Se siete principianti o non correte da molto tempo, il vostro kilometraggio sarà per forza di cose ridotto. E’ sufficiente trovare un percorso di un kilometro (meglio se un anello) da ripetere più volte. I requisiti del percorso di allenamento ideale dovrebbero essere: illuminato, non troppo trafficato, non lontano da casa o dai luoghi frequentati abitualmente (lavoro, scuola dei figli).

La scelta dell’abbigliamento
 – La cosa più importante sono le scarpe da corsa: sceglietele con calma in un negozio specializzato di atletica. Per il resto è sufficiente scegliere un abbigliamento confortevole in base al clima. Anche il cronometro non deve essere iper - tecnologico e sofisticato, basta solo un modello in grado di memorizzare qualche decina di tempi parziali.

La collocazione temporale dell’allenamento
 – Occorre sforzarsi di uscire almeno tre volte alla settimana. Magari non ci riuscirete da subito, ma deve essere l’obiettivo minimo a cui tendere, il vostro primo grande risultato importante! La cosa fondamentale per riuscire è fissare le uscite all’inizio della settimana, incastrandole tra gli impegni del lavoro e della famiglia, segnandole sull’agenda come fate per tutti gli altri appuntamenti (il dentista, il parrucchiere, la scuola dei figli …). In questo modo non si rischia di rimandare l’allenamento perché sopraffatte dagli altri impegni o di improvvisare senza un minimo di pianificazione le uscite.

Il programma – I concetti di chiave di un buon programma sono: gradualità e personalizzazione. Un buon programma deve consentire di aumentare il kilometraggio (o i minuti di corsa) in modo graduale, perché il fisico si abitui ad affrontare la fatica senza strafare. Scordatevi di partecipare a una maratona nel giro di un anno se non avete mai corso in vita vostra, o di correre subito per dieci km di fila se fino a ieri eravate sedentarie pure! Altro aspetto è la personalizzazione del programma, che deve essere tarato sulle forze della singola atleta, in modo che si adatti perfettamente alle condizioni iniziali o a quelle attuali. Ricordate che ognuna di noi è diversa, per talento sportivo, per la storia di passate esperienze atletiche (anche da altri sport), per motivazioni, psicologia, ecc.

Troverete in questa pagina un ottimo programma per iniziare a correre. Si tratta di un programma a fasce e a livelli, in cui non si fa riferimento ai kilometri da percorrere, ma solo ai minuti di corsa, intervallati da minuti di camminata. All’inizio i minuti di corsa sono pochi e prevalgono i minuti di camminata. Man mano che si procede, la corsa prende il sopravvento fino ad arrivare a correre per circa un’ora. In base alle proprie forze, c’è chi correrà più o meno velocemente, facendo più o meno strada. Questo fa parte della personalizzazione del programma, ognuna lo corre all’andatura che le consente di … finire l’allenamento. Non preoccupatevi della velocità, l’importante è arrivare alla fine dei minuti!

Affrontando il livello successivo solo quando il fisico ha digerito il livello attuale si garantisce che lo sforzo sia perfettamente sopportabile con un minimo di impegno e determinazione. Se avete già iniziato a correre in modo spontaneo senza un programma di allenamento preciso, potete divertirvi a scoprire a quale livello siete già arrivate, per trovare nuovi stimoli di corsa o per razionalizzare i vostri allenamenti.

Importante: chi è in notevole sovrappeso o chi non se la sente di correre da subito, può sostituire i minuti di corsa del programma con minuti di camminata veloce. Una volta alla fine del programma, si camminerà velocemente per un’ora e a quel punto si potrà ricominciare dal primo livello con i primi minuti di corsa. Questo concetto fa del metodo un mezzo formidabile per far iniziare anche chi si sente proprio poco … atletica e distrugge il solito alibi di chi dice “io non ci riesco, è troppo faticoso”…

Mi auguro che questi pochi consigli pratici siano d’aiuto per iniziare un’attività senza improvvisare, mettendo al riparo chi inizia da errori classici, come esagerare lo sforzo senza commisurarlo alla propria preparazione o, viceversa, attuare un programma di allenamento troppo blando e poco razionale, che impedisce di migliorare e porsi degli obiettivi raggiungibili e gratificanti. Per chi ha già iniziato a correre, una buona occasione per fare la verifica del proprio metodo per riuscire a inserire la pratica costante della corsa nella vita quotidiana! Buona corsa a tutte!


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una silhouette perfetta richiede impegno


L’addome e i fianchi, spesso, sono i punti deboli della nostra silhouette. Cellulite egonfiori addominali sono infatti tra gli inestetismi – in alcuni casi conseguenza di veri e propri problemi di salute – oggi più diffusi. Prima ancora dei trattamenti cosmetici, in questi casi occorre adottare sane regole di vita che comprendano una sana alimentazione, esercizio fisico regolare e abbigliamento comodo. Con l’impiego di oli essenziali, creme naturali e fanghi a base di argille si potranno allora ottenere i migliori risultati, non solo sul piano dell’estetica, ma anche su quello della salute. Scopri insieme a noi come fare…
Trattamenti per un addome piatto
Quando l’addome è gonfio
Spesso il gonfiore addominale è dovuto alla presenza di aria, cioè al “meteorismo”, un disturbo frequente che può dipendere da numerose cause, anche gravi, come un’occlusione intestinale. È evidente che, in questi casi, l’unica cosa da fare sia rivolgersi al proprio medico di fiducia. Per quanto riguarda invece il gonfiore addominale dovuto a disbiosi, stress, alimentazione scorretta, è possibile risolvere, o comunque attenuare il problema, seguendo alcune semplici regole qui di seguito elencate.
7 regole antigonfiore
•Fare pasti regolari, almeno tre al giorno.
•Mangiare in un ambiente rilassante e masticare lentamente.
•Mangiare la frutta lontano dai pasti.
•Bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, ma lontano dai pasti.
•Eliminare caffè, alcolici, bibite, acqua gasata.
•Evitare il consumo di alimenti che favoriscono i gas intestinali.
Massaggio
Miscelate 30 ml di olio di mandorle dolci con 5 gocce di olio essenziale di finocchio, 5 di anice e 3 di cumino. La sera, distesi sul letto, versate un cucchiaino dell’olio preparato sul palmo della mano e procedete con un massaggio circolare e delicato sull’addome. Praticate dei movimenti ampi, che coinvolgano anche l’ombelico. Massaggiate fino a che il movimento vi dà piacere. Al termine, coprite la zona trattata in modo da non farla raffreddare subito. Eseguite il massaggio una volta al giorno per un paio di mesi consecutivi; quindi, interrompete per un mese e poi riprendete un ciclo di 30 giorni.
Fanghi
In una ciotola di porcellana versate 2 cucchiai di argilla verde, 2 gocce di olio essenziale di camomilla romana, 2 di zenzero, 2 di cumino. Aggiungete un po’ di acqua di amamelide, miscelate bene con un cucchiaio di legno, quindi applicate sull’addome. Lasciate in posa per circa 20 minuti, quindi eliminate il fango con acqua tiepida.
Trattamenti anticellulite
Le cause della cellulite
I fianchi sono una delle zone più colpite da cellulite. Le sue cause sono numerose. Indichiamo qui di seguito le principali.
•Fattori ereditari e ormonali, problemi circolatori.
•Postura: stare troppo seduti con le gambe accavallate o stare troppo in piedi può creare un ostacolo al corretto fluire della linfa e del sangue, e favorire la cellulite.
•Alimentazione scorretta: un consumo eccessivo di sale (provoca ritenzione idrica), di formaggi grassi, carni rosse, cibi fritti, dolci in genere, caffè e tè nero favorisce la comparsa o il peggioramento della cellulite.
•Stress: la vita frenetica e tutte le cattive abitudini che l’accompagnano, come abuso di caffè, fumo, fatica fisica e psichica eccessiva, scarso riposo, modificazione dei bioritmi naturali, sono tutte cause dell’insorgere o del peggioramento di questo disturbo.
•Abbigliamento stretto e in materiali sintetici e/o scarpe inadatte.
Il massaggio
Con l’olio aromatizzato: miscelate 30 ml di olio di mandorle dolci con 5 gocce di zedoaria, 5 di limone, 5 di ginepro e 3 di zenzero. Massaggiate le zone interessate dalla cellulite con questo olio profumato, praticando un movimento prima circolare e poi a impastamento. In presenza di fragilità capillare, usate come base olio di germe di grano e praticate un massaggio molto delicato.
Con la crema: eseguite il massaggio sopra indicato utilizzando 50 ml di crema neutra alla quale andranno aggiunti gli oli essenziali sopra indicati nelle quantità segnalate. Il massaggio con la crema è indicato per le pelli che non assorbono l’olio; in genere sono quelle che si presentano più fredde al tatto e con la presenza di adipe evidente.
I fanghi
Con gli oli essenziali: miscelate 200 g di argilla verde ventilata con 5 gocce di olio essenziale di ginepro, 5 di zedoaria e 5 di cipresso. Aggiungete un po’ di acqua tiepida, in modo da ottenere un composto cremoso omogeneo. Spalmate il fango sulla zona da trattare e lasciate in posa per 20 minuti circa. Eliminatelo con acqua tiepida.
Con i fiori di Bach
Al posto degli oli essenziali, aggiungete all’argilla 9 gocce di un fiore di Bach scelto in base al proprio stato emotivo.
Per scegliere i fiori di Bach
• Agrimony. Per chi nasconde il tormento.
• Aspen. Per chi prova spesso paure vaghe e inspiegabili.
• Beech. Per chi è intollerante.
• Centaury. Per chi non sa opporsi alle richieste degli altri.
• Cerato. Per chi non ha fiducia in se stesso.
• Cherry Plum. Per chi ha paura di perdere il controllo.
• Chestnut Bud. Per chi ripete sempre gli stessi errori.
• Chicory. Per chi è possessivo.
• Clematis. Per chi vive nel mondo della fantasia.
• Crab Apple. Per chi ha l’impressione di essere “sporco”.
• Elm. Per chi si scoraggia.
• Gentian. Per chi è nel dubbio e si scoraggia facilmente.
• Gorse. Per chi è profondamente disperato, privo di ogni speranza.
• Heather. Per chi è egocentrico e diventa infelice se resta solo.
• Holly. Per chi soffre di invidia, sospetto, rancore.
• Honeysuckle. Per chi non riesce a staccarsi dal passato.
• Hornbeam. Per chi crede di non farcela.
• Impatiens. Per chi è facilmente irritato dalla “lentezza” altrui.
• Larch. Per chi non ha fiducia nelle proprie capacità.
• Mimulus. Per chi ha paura di qualcosa di concreto.
• Mustard. Per chi è soggetto a malinconie improvvise.
• Oak. Per chi è infelice se un’avversità gli impedisce di lottare.
• Olive. Per chi è stanco.
• Pine. Per chi è tormentato dai sensi di colpa.
• Red Chestnut. Per chi prova eccessiva ansia per gli altri.
• Rock Rose. Per chi ha attacchi di panico.
• Rock Water. Per chi è troppo rigido ed esigente.
• Scleranthus. Per chi è sempre indeciso.
• Star of Bethlehem. Per chi ha subìto un trauma.
• Sweet Chestnut. Per chi è angosciato.
• Vervain. Per chi è irritabile.
• Vine. Per chi è ambizioso.
• Walnut. Per chi è insicuro.
• Water Violet. Per chi è orgoglioso e isolato.
• White Chestnut. Per chi è tormentato da idee fisse.
• Wild Oat. Per chi non ha trovato la propria strada.
• Wild Rose. Per chi è rassegnato.
• Willow. Per chi nutre risentimenti e amarezza.
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Ci vogliono i fitormoni se la cellulite non se ne va !!!


La donna che soffre di sindrome premestruale oppure in menopausa spesso presenta cellulite dovuta a squilibri ormonali. Numerose ricerche scientifiche hanno rivelato che l’uso nella dieta di cibi contenenti fitoestrogeni determina un attenuamento dei sintomi della sindrome premestruale e un graduale compenso della progressiva diminuzione di estrogeni nella donna in pre- e menopausa. Ecco cosa fare…
• La soia è uno degli alimenti più ricchi in fitoestrogeni (ormoni vegetali), gli isoflavoni; le noci, i germogli di cavolo e di fagioli contengono invece i comedoni; i cereali, il germe di grano, i semi di lino e di sesamo forniscono i lignami. I fitoestrogeni sono presenti anche nel trifoglio rosso e nei suoi germogli (ottimi in insalata) e nella papaia.
• Sono utili anche i cibi ricchi di magnesio, presente in quasi tutti gli alimenti, anche se in concentrazione diversa. Le percentuali maggiori si trovano nei legumi, nei cereali integrali e nella frutta oleosa.
• Non devono infine mancare gli acidi grassi essenziali Omega 3 (soprattutto quelli del pesce grasso, come sgombri, sardine e salmone), la vitamina B6 (presente in latte, pesce, cereali, patate, formaggi, spinaci, fagioli e carote), e quelli che favoriscono la produzione di serotonina (cacao e cioccolato, avena, banane, datteri, arachidi, latte e latticini).
Le cicorie riequilibrano gli estrogeni e migliorano la diuresi
Tarassaco, radicchi verdi e rossi, pan di zucchero… tutte le cicorie contengono fitormoni (tarassacosterolo, stigmasterolo, sitosterolo ecc.) che aiutano a mantenere l’equilibrio ormonale e a vincere la cellulite. Mangiane anche una volta al dì.
Due ricette adatte per contrastare la cellulite da disturbi ormonali
Petto di pollo alla papaia ricco di fitormoni
Un secondo piatto che prevede l’uso della papaia, diuretica e ottima fonte di fitormoni.
Ingredienti per 2 persone
-400 g di petto di pollo
-1 papaia matura e soda
-1 pezzetto di radice fresca di zenzero
-1 limone o un lime
-1 cucchiaio di olio d’oliva extravergine
-Sale marino integrale q.b.
• Taglia a metà la papaia, elimina i semi con un cucchiaino e, sempre con il cucchiaino, preleva la polpa del frutto e sistemala in una ciotola.
• Taglia il pollo a tocchetti e falli dorare in un tegame con l’olio, poi aggiungi la polpa della papaia, lo zenzero a fettine sottilissime e un pizzichino di sale. A cottura ultimata, unisci il succo di mezzo limone e servi.
Frullato alla soia drenante e anti cellulite
Una bevanda regolarizzante agli estrogeni ideale per favorire la diuresi.
Ingredienti per 2 persone
- 1 mango maturo
-100 g di lamponi
-1 bicchiere di succo di mela del tipo trasparente
-100 g di yogurt di soia
• Priva il mango della scorza e del nocciolo centrale e taglia la polpa a tocchetti. Lava e asciuga delicatamente i lamponi, poi metti tutti gli ingredienti nel bicchiere del frullatore.
• Attiva l’apparecchio fino a ottenere un composto omogeneo e spumoso. Versa nei bicchieri di servizio e bevi subito.
Se vuoi saperne di più visita le sezioni Dieta e salute, IntegratoriCellulite,Dimagrire, e Cibo su Riza.it

Nero, ristretto o macchiato, il caffè ti aiuta a dimagrire


Il caffè contiene una sostanza stimolante, la caffeina, con numerosi effetti sull’organismo. Alcuni di questi sono molto conosciuti, come un leggero aumento della pressione arteriosa, l’eccitabilità, l’insonnia, la tachicardia, una maggiore secrezione gastrica (il caffè è quindi da evitare in caso di ulcera o gastrite), l’aumento della diuresi e del metabolismo basale. Secondo alcune ricerche scientifiche, infatti, 500 mg di caffeina possono incrementare il metabolismo basale del 10 e talora del 25%, con un picco massimo fra la prima e la terza ora dall’assunzione. In pratica, una persona con metabolismo basale di 1900 kcal può risparmiare da 190 a 475 kcal al giorno. Occorre però ricordare che l’espresso del bar apporta solo 60 mg di caffeina (a causa della scarsa esposizione della polvere del caffè all’acqua). Vuoi saperne di più? Seguci…
Per assumere la quantità di caffeina necessaria per favorire il dimagrimento, occorre bere 4 tazzine di caffè fatto con la moka (una tazzina ne contiene 120 mg) al giorno, non zuccherato e lontano dai pasti che apportano cereali integrali, frutta e verdure (tutte fonti di fibre). Il caffè, soprattutto quello verde, fornisce anche acido clorogenico: una sola tazzina può contenerne fino al 10%. Tra gli altri benefici, questa sostanza neutralizza i radicali liberi presenti nell’organismo, è in grado di ridurre l’assorbimento degli zuccheri da parte dell’intestino e di velocizzare il metabolismo (in particolare accelera il processo che brucia i grassi).
Alcune ricette dimagranti a base di caffè
Caffè e latte anti fame
Ingredienti per 2 persone: 1 caffè espresso o moka freddo (60 ml) e uno caldo; 1 tazza piccola di latte di avena (80 ml); 10 ml di sciroppo di acero.
Preparazione: fai un caffè espresso e lascialo raffreddare. Mescola bene il caffè con il latte e lo sciroppo d’acero. Suddividi la bevanda in due bicchierini e versa sopra il secondo espresso (caldo!) così da formare due strati.
Combatte il desiderio di dolci: grazie ai suoi ingredienti utili per stimolare la produzione di serotonina (latte e sciroppo d’acero), questa bevanda è utile per calmare la fame nervosa e, in particolare, il continuo desiderio di dolci.
Caffè brucia grassi
Ingredienti per 2 persone: 200 ml di acqua; 1 misurino di proteine di soia; 2 cucchiaini di caffè solubile.
Preparazione: diluisci le proteine di soia e il caffè solubile nell’acqua, mescola con cura e bevi subito.
Contribuisce alla formazione di muscoli tonici: il caffè, insieme alle proteine della soia, ti aiuta a eliminare l’adipe, fornendo il nutrimento ai muscoli che così diventano più tonici e ti fanno bruciare ancora più grassi…
Espresso all’ananas diuretico
Ingredienti per 2 persone: 1 espresso o moka doppio; mezzo cucchiaino di cacao; 3 cl di succo di ananas; ananas e cacao per decorare.
Preparazione: aggiungi il cacao al caffè e metti in frigo a raffreddare. Unisci il succo d’ananas al caffè. Spolverizza con del cacao in polvere e decora con la scorza del frutto.
Stimola la diuresi: caffè e ananas hanno proprietà diuretiche e anticellulite, anche utilizzati esternamente (da massaggiare sulle zone interessate, dopo essersi sedute nella vasca da bagno). È buonissimo!
Come fare un marocchino che ti aiuta a bruciare di più
Il marocchino è una tra le tante forme di caffè servito nei bar italiani. Il suo nome deriva dal colore di un tipo di pelle usata come fascia per un cappello molto in voga negli anni Trenta, il Marocco, che ha appunto una colorazione marroncino chiara proprio come quella della bevanda. Per prepararne una versione digeribile, che quindi non rallenta il metabolismo, fai così: spolverizza un bicchierino in vetro di abbondante cacao in polvere, poi riempilo di latte di soia miscelato a 2 cucchiaini di panna di soia per dolci (sbattili con un cucchiaino per ottenere un composto schiumoso). Versaci sopra un caffè espresso e spolverizza con altro cacao in polvere.
Se vuoi saperne di più visita le sezioni Dieta e saluteCelluliteRicetteDimagrireCibo su Riza.it
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