mercoledì 27 marzo 2013

Primavera, mon amour


A volte è pazzerella, ma è la stagione più amata

La primavera è sinonimo di belle giornate, di tepore e dirinascita della natura e gli Italiani non hanno dubbi: per oltre la metà di loro è la stagione dell'anno più amata in assoluto. E il naso è l'organo che più entra in azione per apprezzarla e goderla al meglio: la primavera è odorosa di erba tagliata, di rose e di fiori novelli. Il suo unico neo riguarda chi soffre di allergie e associa l'arrivo della bella stagione a qualche fastidio legato a stranuti e naso che cola.  
I vissuti legati alle diverse stagioni dell'anno sono analizzati da uno studio realizzato dall'Istituto Ipsos per Tempo, brand del gruppo internazionale SCA (Svenska Cellulosa Aktiebolaget) che produce fazzoletti. Secondo l'indagine, dunque, la primavera è soprattutto una stagione "di naso": il 41% degli intervistati associa infatti la stagione all’olfatto prima ancora che alla vista (38%), al gusto (7%), all’udito (6%) o al tatto (5%). La bella stagione profuma soprattutto di erba tagliata (43%) , di rose (25%) e di primule (11%).  In tanta poesia e delicatezza, però, non manca qualche lato negativo: innanzi tutto gli sbalzi di temperatura  portano a "non sapere cosa mettersi addosso" (53%) e a un "aumento sensibile degli starnuti" (42%) dovuti soprattutto ai primi pollini d’albero che compaiono nei primi mesi dell’anno. Ha dichiarato di soffrire di allergie circa il 20% degli intervistati. Tra i nei della stagione dei fiori, sempre secondo la ricerca Ipsos, ci sono il senso di spossatezza (38%), una certa malinconia che affiora nelle giornate piovose (22%), la sensazione di sentirsi poco in forma quando si indossano gli abiti più leggeri e si nota qualche chilo in più (11%), nell'avvicinarsi della fatidica "prova costume", e il  contemporaneo aumento del senso di fame  e della voglia di concedersi qualche sfizio (9%).
 
Che si fa a primavera, quando le giornate cominciano ad allungarsi e la natura si risveglia? Secondo l’indagine, il primo impulso è quello di andare a fare shopping (45% di risposte), dopo aver finalmente buttato via ombrelli e cappotti delle fredde giornate invernali. Andare per negozi quando il tempo è freddo e piovoso è infatti considerato demoralizzante da quasi il 50% del campione. E, ad acquisti finiti, si esce con gli amici (32% delle risposte), magari al parco per un picnic. E se si deve andare a lavorare in ogni caso? Non importa: il sole si apprezza sempre, come dice il 30% degli intervistati. Il bel tempo aiuta soprattutto la voglia di sport (24%), mentre il 10% del campione  ha dichiarato di non essere minimamente condizionato dal meteo  nell’organizzazione delle proprie giornate. 

Pasqua senza strage di agnelli


Rinunciano due famiglie su dieci

 Sono due su dieci le famiglie italiane che quest'anno festeggiano la Pasqua senza mangiare agnelli o capretti. Lo rende noto la Lav. Lega Antivivisezione, che rinnova il suo consueto appello per una Pasqua "cruelty free", scegliendo di non portare in tavola carne e risparmiando così circa 700.000 animali. Sono questa cifra, infatti, le bestiole macellate ogni anno nel nostro Paese per la ricorrenza pasquale. 
Anche Animal Equality si schiera a favore di una Pasqua senza crudeltà contro gli animali. 'Le cifre degli agnelli uccisi ogni anno sono spaventose, un autentico massacro". In vista della Pasqua, ''vuole invitare l'opinione pubblica alla riflessione su quanto accade a questi giovanissimi animali: circa 4 milioni gli agnelli uccisi ogni anno in Italia per il consumo umano, tra quelli esportati dall'Est Europa (Romania prima di tutto) e quelli allevati in Italia''.
 
Per aiutare chi ha poca dimestichezza con i menù vegetariani, la Lega Antivivisezione propone una serie di ricette prive di ingredienti di origine animale che si possono consultare sul sito www.cambiamenu.it
Il gusto non viene mortificato: tra le proposte per il pranzo festivo, elaborate in collaborazione con lo chef Simone Salvini, si può scegliere tra tartare di ceci piccanti con foglie di insalate amare, oppure spaghetti integrali alla carbonara vegetale, e addirittura seitan arrostito al tamari con insalata russa di asparagi. Per chiudere in bellezza c'è la cheese cake di latte di cocco e nocciole con gelatina ai frutti di bosco. 
 
"Invitiamo i cittadini a fare un gesto concreto rinunciando alla carne tradizionalmente portata in tavola a Pasqua e a firmare la petizione della Lav, in tante piazze anche sabato e domenica prossima, con cui chiediamo al Governo e al Parlamento 10 leggi a tutela degli animali", dichiara Gianluca Felicetti, presidente della Lav. "Tra le nuove norme - aggiunge - chiediamo la promozione di scelte alimentari senza prodotti di origine animale, la disincentivazione degli allevamenti e, comunque, l'obbligo di stordimento per tutte le macellazioni. Venite in piazza a firmare la petizione o cercate il tavolo LAV più' vicino su www.lav.it". 

CONSIGLI ALIMENTARI


*) Non fare mai la scarpetta

*) Mangiare la pizza lasciando i bordi.

*) Mangiare legumi, pesce, uova, formaggio, carne tutti 2 volte la settimana alternando i secondi e tenendo come primo un pugno di pasta o di riso senza eccessivi condimenti.

*) Frutta e verdura sempre.

*) Se si saltano i pasti si ingrassa, quindi meglio mangiare 5 volte al giorno ma in modo regolare, privileggiando i carboidrati che danno energia.

*) Mai sommare affettati a un piatto di carne e pesce, men che meno carne e formaggi.

*) A pranzo o a cena deve esserci sempre il contorno di verdura di stagione.

*) Il gelato è un pasto, altrimenti meglio un ghiacciolo.

*) La dieta che funziona non può dimenticare il gusto.

MANGIO DUNQUE DIMAGRISCO

All'origine dell'ingrassamento non c'è quindi la quantità di cibo, ma la qualità chimico-fisica, la natura dell'alimento, calcolabile tenendo presente l'indice glicemico di ogni cibo. L'amido contenuto nei ceci ad esempio è molto diverso da quello del grano e da quello delle patate. L'errore è nell'affermare che tutti gli amidi hanno lo stesso potere nutrizionale. I processi metabolici invece sono differenti per ogni tipo di amido. Quello contenuto nelle patate fritte ad esempio causa glicemie che producono secrezioni ormonali di insulina. Quando ce n'è troppa, l'energia in eccesso viene orientata verso lo stoccaggio piuttosto che essere bruciata. Differente il meccanismo per le lenticchie verdi: stessa quantità di amido ma qui l'energia viene tutta bruciata. Stesso discorso per la pasta. Mangiare gli spaghetti al dente come si fa in Italia, non fa aumentare di peso perchè l'amido non ha modo di trasformarsi, ma se li cuoci per 20 minuti, come li preparano in America o in Germania, allora sì che fanno ingrassare, perché subentra un meccanismo metabolico diverso. Da qui deriva il segreto della dieta mediterranea: pasta al dente, olio di oliva, frutta, verdure, legumi.
Montignac ha stilato un "indice glicemico di alcuni alimenti comuni". In questa classifica hanno valore zero le carni e valore 110 il maltosio (più del glucosio a quota 100). In mezzo ci sono alimenti simili con differente indice: il pane integrale 40 e il pane bianco 70; gli spaghetti al dente 45 e quelli ben cotti 55; il cioccolato 22 (con cacao piu' del 70%). Tutti i legumi fra il 22 e il 40.
Per dimagrire, il metodo Montignac prevede due fasi, il raggiungimento del peso ideale e il suo mantenimento: nella prima il principio base prevede di calibrare l'assunzione dei grassi in relazione allo specifico indice glicemico fino al 35; nella seconda fase (mantenimento) possono essere consumati alimenti con indice glicemico fino al 50. E non si limita, Montignac, a indicare il tipo di dieta. Fa anche numerosi esempi, dedicando 60 pagine del suo libro a ricette fra le più gustose della cucina internazionale.


(fonte:sandrodiremigio.com)

I Love mySelf


Ecco un logo che ho creato per una linea che sto creando con Daniela (mia amica blogger e non solo!)
Perchè la scelta di ” I love mySelf” ? semplice …in questo mondo dove tutti corrono e dove si cerca di sopravvivere invece di vivere ed assaporare questa vita, c’è sembrata una gran cosa ricordarsi almeno ogni tanto , dell’amore che dobbiamo ogni giorno a noi stessi e ovviamente l’interpretazione dei miei cuori era doverosa….
Per ora sono in produzione le maglie, la shopping Bag e la tazza….. poi…bè, poi vediamo che ne sarà di questa piccola idea creata con tanto amore !

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Gestire il tempo da freelance !


Eccomi qui Freelance da ormai più di 3 anni ed ogni giorno mi dico  che sono ancora in rodaggio…ma allora mi chiedo: “Ma questo periodo di rodaggio, quando finisce? Quando si riesce ad avere un minimo di tranquillità?” ora conosco la risposta: “MAI”.
Le mie amiche spesso mi dicono, che bello dai almeno puoi gestirti il tempo …ah ah ma a dire il vero è più il tempo che gestisce me. Lo so che l’organizzazione è tutto ma chi fa il mio lavoro lo sa, c’è l’imprevisto che sbuca fuori sistematicamente…l’urgenza di un lavoro che doveva essere pronto ieri ma ti danno il materiale per poterlo fare domani…ecc…..
Credevo che un freelance avesse più tempo per la sua famiglia…. in parte è  vero perchè riesco a stare di più tempo con il mio piccoletto, ma non per il tempo ben gestito..diciamo che lavorando da casa finisco la sera e talvolta la notte per recuperare e poter consegnare….. grrrrrr !!! Ma nonostante questo mi ritengo fortunata perchè posso seguire e dedicare il giusto tempo all’ometto di casa che sta crescendo più veloce della luce.
Vabbè dai non lamentiamoci almeno il lavoro c’è, in questo momento non mi piace molto quello che devo progettare ma non si può avere tutto….. ^__^
Ahhh dimenticavo l’altra fregatura di quando lavoro da casa…. e hh si perchè intanto fai la lavatrice, lavastoviglie, stendi e in attesa di qualche risposta ci scappa pure la stiratina…. che vita ragazzi, ma amo troppo il mio lavoro per cambiare, non sarei più la vane !
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Arjowiggins Italia, divisione Creative Papers, affida l’attività di ufficio stampa e PR a Daniela Schicchi


Arjowiggins Italia, divisione Creative Papers, affida l’attività di ufficio stampa e PR a Daniela Schicchi

La divisione italiana, del noto Gruppo cartario, sceglie una professionista del settore  per una comunicazione strategica e innovativa
Milano, 27 marzo 2013: Arjowiggins Italia, da sempre convinta che l’attività di comunicazione e ufficio stampa sia alla base del successo di un’azienda, ha scelto di affidarsi a una professionista del mondo del giornalismo e della comunicazione per dare nuovo e decisivo impulso al proprio business.
Daniela Schicchi è giornalista pubblicista e da tempo si occupa di social media communication, ritenendola parte integrante di una buona strategia di comunicazione. L’esperienza maturata e l’attenzione rivolta a progetti e idee nuove ha portato, dopo un’attenta riflessione, Arjowiggins Italia ha ritenerla la personalità più adatta alle proprie esigenze.
Laureata in scienze politiche, con indirizzo in diritto internazionale pubblicistico, ha scelto di lavorare nell’editoria per soddisfare le sue passioni, la sua curiosità e la sua creatività. Giornalista pubblicista dal 2004 ha scritto per numerosi magazine in vari settori, dal lifestyle alla salute, dalla stampa tecnica fino alla tecnologia. Da tre anni ha un blog, www.danielaschicchi.it, nel quale dà visibilità a ciò che nella comunicazione ritiene curioso e rilevante, mantenendo sempre la contaminazione tra tecnico, specifico e leisure. “Anche le cose più noiose possono essere raccontate in modo comprensibile e interessante”, afferma Daniela.
Il mondo dei social media è diventato parte integrante del suo lavoro e lei stessa ammette: “la Rete è un’arma a doppio taglio, è vero, ma se il web non parla di un’azienda è impossibile farsi conoscere”e conclude: “A chi mi continua a chiedere se digitale e carta si annienteranno, rispondo sempre che la coesistenza di questi due canali è preziosa e utile a entrambi.”
Ha maturato un’esperienza significativa nel mondo delle graphic arts, della stampa tecnica e della consulenza aziendale, ma non solo. La sua vicinanza al mondo del lusso, della moda e della tecnologia ne fa un’esperta in grado di avere una visione di ampio respiro ogni qual volta si valuta un’idea e un progetto.
“Abbiamo avuto modo di conoscere e collaborare con Daniela anche in passato e l’abbiamo sempre considerata una professionista capace di leggere i tempi moderni nella giusta chiave.”, ha affermato Simone Medici, Amministratore Delegato di Arjowiggins Italia srl e Direttore Sales & Marketing della Divisione Creative Papers per l’area Sud Europa e Turchia. “Credo molto nella comunicazione e a questa, la nostra divisione, continuerà sempre a riservare la giusta attenzione”, ha concluso Simone Medici.
Dal 1° di aprile, quindi, tutto il flusso di informazioni che Arjowiggins Italia emetterà per i media farà capo a Daniela Schicchi che sarà il primo contatto per tutti coloro che desidereranno ricevere informazioni relative all’attività della divisione italiana, carte creative, del Gruppo cartario francese.
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Profilo di Arjowiggins Creative Papers
Arjowiggins Creative Papers, produttore e leader mondiale nel settore delle carte creative, offre la più vasta gamma di carte naturali eco-sostenibili dalle caratteristiche innovative. Tra i più noti brand commercializzati: Conqueror, Opale, Inuit, Curious Collection, Keaykolour, Rives e Pop’Set. Carte creative per industria grafica, etichette, packaging di lusso e bookbinding, con una grande scelta di colori, texture e finiture per rendere uniche tutte le comunicazioni e qualsiasi applicazione, dalla stampa offset a quella digitale. Innovazione costante, alta qualità e sostenibilità sono i valori che guidano la strategia aziendale. Tutte le carte Arjowiggins Creative Papers sono certificate FSC con un’offerta di carte 100% riciclate premium, che si adattano a qualsiasi progetto creativo e che consentono di ottenere performance eccellenti in termini di resa di stampa e non solo. Attualmente le carte Conqueror sono classificate CarbonNeutral® in molti Paesi. L’attenzione per il mondo dei creativi, così come lo stretto contatto con i propri clienti, consentono ad Arjowiggins Creative Papers di ricevere continui feedback e stimoli per lo sviluppo di carte sempre innovative e uniche nel loro genere. Quest’attività è supportata da “The Blank Sheet Project”, la piattaforma che mira ad aggregare la comunità creativa invitandola a lasciare il segno nel mondo in modo responsabile dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Un’iniziativa che continua a ispirare nuove idee e progetti, attraverso l’esperienza di ambasciatori di fama internazionale.

Per informazioni
Arjowiggins Italia
Via Raffaello Sanzio, 21
20149 Milano
Tel 02.72.417233
Fax 02.86454086
info.awcreativepapersitaly@arjowiggins.com
www.arjowigginscreativepapers.com
Per la stampa
Daniela Schicchi
Via R. Sanzio 21
20149 Milano
Tel 02 72417233
Mobile +39.338.8868726
daniela.schicchi@gmail.com
www.arjowigginscreativepapers.com

mercoledì 13 marzo 2013

Il buongiorno: i consigli per cominciare bene la giornata con i bambini



La mattina, per me, è il momento peggiore della giornata.
Io mi alzo già con la quinta marcia ingranata. Mille cose da fare prima di uscire e i minuti contati.
I miei figli, invece, si svegliano con la retromarcia. Soprattutto Marco. Se non lo tiro giù… si riaddormenta in tre secondi. Poi, in cucina, davanti alla sua tazza di latte, tiene le braccia giù e gli occhi quasi serrati.
“Dai Marco, forza Marco, bevi Marco, mangia Marco, sbrigati Marco, dobbiamo uscire Marco, siamo in ritardo Marco”, mi sembra di recitare un mantra.
Ogni giorno la stessa scena. Arrivo in ufficio già stanca e distrutta!
Chiacchierando con le amiche, ovviamente voi comprese, mi sono resa conto che non sono la sola, anzi sono in ottima compagnia.
Allora cosa possiamo fare per rendere più dolce e tranquillo il risveglio mattutino e far partire la giornata tutti più serenamente?
Ce lo spiega la nostra Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli:
“Molto spesso, alla mattina, capita di andare di fretta, soprattutto durante la settimana, quando l’incalzare degli impegni quotidiani, porta i genitori a sottovalutare l’importanza che invece bisognerebbe dare, al momento del risveglio del proprio bimbo.
Il rischio infatti, è di comunicare al bambino impazienza, agitazione e nervosismo, senza considerare invece, che il piccolo ha bisogno di tempi più lunghi per passare dal sonno alla veglia.
Come il momento di coricarsi alla sera, segna un distacco dai genitori, cosi, assai spesso, succede per la sveglia mattutina.
Si sa, la mamma e il papà che si preparano per andare al lavoro, di solito hanno i minuti contati.
Per questo, svegliano il bambino bruscamente e lo vestono di fretta. Giusto il tempo di fare una veloce colazione e poi, di corsa, fuori di casa.
Cosa fare allora per rendere più dolce e tranquillo il risveglio mattutino e far partire la giornata tutti più serenamente?
Il segreto per un buon risveglio è anticipare l’inizio della giornata: basterà puntare la sveglia mezz’ora prima del solito per avere più tempo da dedicare al bimbo. Anche preparare lo zainetto dell’asilo e i vestitini alla sera, prima di andare a letto, servirà a risparmiare tempo alla mattina.
Il consiglio è di trasformare questa routine in un gioco, in modo che il bambino vi partecipi attivamente.
Attraverso una serie di gesti e di dialoghi, soltanto in apparenza banali, il piccolo imparerà a poco a poco, a collocare quest’azione nel tempo e nello spazio conferendole, cosi, significato.
La sveglia che suona e la luce accesa all’improvviso non consentono al bimbo di svegliarsi a poco a poco: la voce dei genitori, invece, è il mezzo ideale insieme alle coccole, per favorire il passaggio dal mondo dei sogni a quello della realtà.
A patto però, che ci si avvicini al piccolo con delicatezza, senza modi bruschi, parlandogli sottovoce ed evitando stimoli eccessivi.
Le regole del sonno e della veglia devono apparire al bambino, necessarie e indiscutibili come l’alternarsi della luce e il buio. Sarà dunque utile chiedere al piccolo: “È ora di svegliarsi: che ne dici?” la domanda, infatti, autorizza il bambino a prolungare il tempo del sonno e non lo esorta ad alzarsi dal letto.
Come tutti i rituali, anche quelli che aiutano il bambino a svegliarsi gradualmente, devono essere ripetitivi.
La ruotine è rassicurante perche il piccolo sente di poterla controllare.
Ogni mattina si può cantare insieme la stessa canzoncina per esempio, rendendo questi momento parte integrante del rituale del risveglio.
Ecco piccoli suggerimenti da attuare tutte le mattine per rendere il risveglio e l’inizio della giornata più sereno per tutta la famiglia:
1)      Prendere l’abitudine di fare colazione tutti insieme, seduti in una tavola ben apparecchiata. Questo è un momento di incontro prezioso, di dialogo e di saluto. Vedere mamma e papà che si aiutano a riscaldare il latte e tirar fuori le brioche è rassicurante perche gli comunica che i genitori amano prendersi cura di lui.
2)      Mamma e papà possono poi chiedere al bimbo di raccontare dei sogni fatti durante la notte, quando il ricordo è ancora fresco nella sua mente. Trovare le parole per raccontare il sogno, aiuta il bambino a imparare a esprimere i suoi pensieri e le sue emozioni.
3)      Prima di salutarvi per andare a scuola o in ufficio, salutatevi con un caldo abbraccio e un bacio forte augurandovi la buona giornata!
Mi vengono in mente altre cose, ma preferisco darvi piccoli suggerimenti realizzabili piuttosto che lunghi elenchi che sembrano piu utopie da realizzare!
Coraggio…provate….inizierete tutti meglio la giornata!
Vi ricordo che per appuntamenti o info con la dottoressa Francesca Santarelli, potete visitare il sito Internet del suo studio: www.studiosantarellidecarolis.com.

Donne: sono brave anche nel "fai-da-te"



Circa un terzo non ha bisogno dell'aiuto di nessuno

FOTO GETTY
 - C'erano una volta i lavori da uomini e quelli da donne. Come dire: alle donne la cucina, il bucato e i bambini, agli uomini leriparazioni e il bricolage. Ma nel terzo millennio i generi si confondono e gli ambiti si mescolano: così come non è strano che un uomo si occupi di preparare la cena o di passare l'aspirapolvere in casa, altrettanto capita alle donne, pronte a cimentarsi con trapani martelli, giocandosela alla pari con i loro colleghi maschi. E sono pure brave:circa un terzo di loro dichiara di saper fare tutto quello che serve,senza necessità di chiedere l'aiuto di nessuno, mentre tante altre dichiarano di essere "la mente" mentre il loro marito è "il braccio".  
Sono i dati che emergono da un'indagine realizzata dal portale immobiliare www.casa.it e www.alfemminile.com, sito web dedicato al mondo femminile, realizzata per indagare su come le donne affrontino le piccole riparazioni domestiche. Secondo la survey, le donne hanno ormai un ruolo da protagoniste anche in questo campo considerato fino ad ora di appannaggio maschile: il 29,3% riesce a fare praticamente tutto da sola, senza dover chiedere alcun tipo di aiuto, mentre il 15,2% dichiara di essere la "mente" che dà le direttive al "braccio", ovvero all'uomo di casa.  Insomma le donne sono sempre più indipendenti anche in attività per loro poco tradizionali. Merita ricordare anche una quota del 12,6% composta da creative e furbette, che lascia alla dolce metà i lavori più faticosi e pesanti, mentre si riserva le attività più creative, come la creazione di piccoli mobili o di decorazioni domestiche. Non mancano ovviamente le signore che lasciano martelli e trapani interamente ai mariti (21,5%) e quelle che si considerano completamente negate per ogni attività di questo genere e si rivolgono sempre a professionisti per ogni necessità (9,9%). Infine è interessante notare che, in tempi di crisi, in molti casi si chiede aiuto a un parente o a un amico più esperto e abile, per non dover pagare un artigiano e risparmiare quindi qualcosa (11,5% delle risposte).  
 
Questa indagine è la prima di una serie che Casa.it e alfemminile.com condurranno insieme, con l’obiettivo di realizzare un vero e proprio osservatorio delle tendenze legate al mondo femminile in relazione alla casa. 

Sesso: "La mia perversione è… normale?"



Un workshop molto hot all'università di Yale

L'Università di Yale, negli Stati Uniti, ha organizzato nei giorni scorsi il consueto appuntamento annuale chiamato “Yale’s Sex Weekend”, durante il quale era previsto un workshop in cui i partecipanti dovevano rivelare in forma anonima quali fossero le proprie fantasie e ‘perversioni’ sessuali. 
Con il titolo “Sesso: sono normale?”, la nota sessuologa Usa Jill McDevitt ha raccolto le numerose testimonianze circa il sesso vissuto, o meno, dai partecipanti e su quali fossero gli eventuali dubbi, fantasie e, soprattutto, le pratiche definite dagli stessi partecipanti come perversioni.
I dati raccolti hanno così fatto emergere una situazione alquanto bizzarra, con il 9% dei partecipanti che ha dichiarato di essere stato pagato per fare sesso; il 3% che ha ammesso di aver avuto rapporti con animali (zoofili) e il 52% di aver praticato il bondage con dolore consensuale, cagionato o subìto. Infine, diversi partecipanti hanno affermato di aver avuto fantasie sessuali di rapporti incestuosi – un bel quadro, insomma.
Lungi dal voler appagare curiosità morbose, la direzione del Campus, nel comunicato, si preoccupa di precisare che l’obiettivo del sondaggio e della relativa discussione che ne è seguita era quello di affrontare in modo utile e razionale alcune delle credenze e tabù che ancora oggi hanno il loro peso. “Alcune persone praticano attività che personalmente riteniamo solo dei pervertiti possano mettere in atto – sottolinea Giuliana Berry, direttrice del Campus – L’obiettivo invece è quello di accrescere la comprensione verso quei soggetti che praticano attività che di solito non riteniamo essere ‘normali’”.
 
“Si cerca di convincere la gente a essere più sensibile […] alla diversità sessuale: non siamo tutti eterosessuali, persone ‘normali’ che vogliono praticare il sesso standard, nella posizione del missionario”, aggiunge la dottoressa McDevitt gettando acqua sul fuoco delle possibili polemiche.
Spesso le fantasie sessuali propongono scenari che possono far pensare alla persona di non essere ‘normale’, ma è altrettanto vero che raramente queste fantasie si concretizzano nella realtà – specie quelle più ‘perverse’.
Dal sondaggio è emerso anche che qualcuno mette effettivamente in pratica queste fantasie, ma si tratta di una minoranza piuttosto esigua. Per tutti gli altri, il più delle volte, è la routine – quando non sono i dubbi e i tabù – ad avere la meglio. I sessuologi ricordano infine che anche la noia può essere altrettanto deleteria. Un po’ di fantasia dunque non guasta; l’importante è che sia sana e porti serenità. 
Luigi Mondo & Stefania Del Principe

Alimentazione: pasti, un rito che cambia



La tavola diventa più "laica"

FOTO GETTY
 - Il pranzo e la cena sono stati, fino a non molto tempo fa, un momento "sacro" nella giornata, anche a livello simbolico. Ora tante cose stanno cambiando, sotto la pressione della crisi economica e dei ricorrenti scandali alimentari. Sono questi gli elementi che stanno "laicizzando" il rito del pasto in famiglia, più ancora di quando non accada a causa del mutare delle abitudini.  
Il sociologo Paolo De Nardis spiega che "in passato tutte le frustrazioni, anche al livello sociale, venivano trascese attraverso l'investimento nel cibo. Oggi, invece, la crisi ha comportato un processo di deideologizazzione del desco, di desocializzazione dello stesso e di sopravvivenza fine a se stessa".
L'esperto aggiunge che la tavola e i suoi significati sono messi in discussione da due diverse crisi: la prima è legata alle frodi alimentari, la seconda è in generale la stretta al portafogli dovuta alle difficoltà del momento. "Sono due crisi strettamente interconnesse - spiega De Nardis - quella economica comporta una riduzione dei consumi, che coinvolge anche quelli alimentari, spesso a scapito della qualità. E qui arriviamo al secondo punto: la qualità, ovviamente dal punto di vista della sofisticazione alimentare, si pensi al discorso della carne equina: si lega a questo gioco al risparmio, che però è un risparmio sulla qualità della vita, per non dire sulla vita stessa".
 
Fino a un anno fa c'era poi ancora una differenza di classe, tra chi poteva comprare i prodotti alimentari di qualità e chi, invece, doveva accontentarsi delle sottomarche del discount. "Oggi il discorso del risparmio è così generalizzato, che viene da pensare che ci sia stato un processo di laicizzazione della tavola". Dal punto di vista sociologico, però, "meraviglia che le spese rispetto ad altri settori siano aumentate, pensiamo ai telefonini e ai palmari. E' come se da fame e sete di buon cibo si sia passati a fame e sete di relazione". 

Come mantenere una corretta igiene orale quotidiana



Gli italiani sono carenti in igiene orale. E' quanto risulta da un'indagine del Ministero della Salute che ha raccolto dati sconfortanti al riguardo: la carie interessa persone di ogni età e aumenta con il passare degli anni. Il nostro paese risulta tra gli ultimi posti per numero di visite odontoiatriche solo il 48% degli italiani va almeno una volta l'anno dal dentista, mentre circa il 35% non effettua proprio alcun controllo.
A tal proposito è possibile approfittare del mese della prevenzione dentale, promosso dall'associazione nazionale dentisti italiani. Ad ottobre per tutto il mese sarà possibile effettuare una visita gratuita presso uno dei 14 mila dentisti volontari. Per saperne di più ciamare il numero verde 800 800 121 o visitare il sito obiettivosorriso.it
Una corretta igiene orale quotidiana prevede di lavare i denti, tre volte al giorno, sempre dopo pasti o snack, per almeno due minuti. Un tempo infinito, per la maggior parte di noi. L'importante è utilizzare lo spazzolino, possibilmente dopo aver passato il filo interdentale, nel modo corretto: dall'alto verso il basso per l'arcata superiore e all'interno per quella inferiore, ripetendo il movimento sulle superfici interne dei denti frontali e sulla lingua. Senza dimenticare che lo spazzolino non è eterno e andrebbe cambiato ogni tre mesi circa, e anche prima se le setole sono sfilacciate, con un'inclinazione irregolare.
Per mantenere una corretta pulizia dei denti è importante anche cambiare le cattive aitudini. Mordicchiare il cappuccio della biro e le unghie, non sciacquarsi la bocca dopo aver bevuto aranciate e bibite gassate acide, mangiare fragole, contribuisce a corrodere lo smalto. Mentre carciofi, barbabietole, liquirizia, caffè, vino rosso, coca cola sono alimenti che, se assunti di frequente, possono ingiallire la dentatura.
Un aspetto estetico non trascurabile, diventato il core business di molti odontoiatri che si occupano di sbiancare, lucidare, impartire lezioni di igiene orale.

Think chic, be creative and……WIN!


Premi esclusivi da Arjowiggins Creative Papers e Polyedra
per le aziende che hanno scelto le “carte vincenti” 
Milano, 13 marzo 2013: sono ventuno i fortunati vincitori dei premi del concorso “Carte Vincenti” messi in palio da Arjowiggins Creative Papers e Polyedra.  Aziende grafiche che, acquistando le carte creative della collezione Arjowiggins Creative Papers da Polyedra, hanno avuto la possibilità di vincere una fantastica Panda Pop (1° premio) e 20 esclusivi tablet Samsung Galaxy.
Il 25 gennaio, alla presenza di un funzionario della Camera di Commercio e dei rappresentanti di Polyedra e Arjowiggins Creative Papers, sono stati sorteggiati i nomi dei 21 vincitori del Concorso “Carte Vincenti”.
Protagoniste del concorso, iniziato il 1° settembre 2012 e conclusosi il 31 dicembre, sette collezioni di carte creative Arjowiggins, tutte certificate FSC: Conqueror, Rives, Opale, Rives Sensation, Keaykolour, Pop’Set e Curious Collection.
Il meccanismo del concorso prevedeva che per ogni 500 € di acquisto su questi brand venisse assegnata una “cartolina digitale” completa di un codice alfanumerico univoco, che dava diritto a partecipare all’estrazione finale: al termine della promozione sarebbero state estratte le 21 card vincenti. Il concorso è stato accolto con grande entusiasmo dai clienti Polyedra, che hanno partecipato numerosissimi cercando di accumulare il maggior numero possibile di card per aumentare le chance di essere estratti.
Il fortunato vincitore del 1° premio, una fantastica Fiat Panda Pop, è stato Faenza Industrie Grafiche: Claudio Rossi, titolare dell’azienda, ha così commentato la vincita: “le carte creative Arjowiggins fanno da sempre parte delle nostre scelte di comunicazione perché sono estremamente versatili, hanno una qualità molto elevata e vengono prodotte nel pieno rispetto dell’ambiente. Quest’anno, grazie al concorso promosso da Polyedra, siamo stati ancor più stimolati ad acquistarle per partecipare a questo gioco, che ci ha divertito e alla fine anche premiato! Utilizzeremo proprio la nuova Panda per lanciare il nuovo portale di Faenza Group “printingup.com” per il web to print in cui offriremo anche prodotti su carte Arjowiggins Creative Papers studiate appositamente per la stampa digitale di alta qualità.”
E così l’11 marzo, in presenza del Dr. Simone Medici, AD di Arjowiggins Italia per conto di Arjowiggins Creative Papers e dell’Ing. Claudio Cervellati, AD di Polyedra, si è svolta a Milano la cerimonia di premiazione con la “consegna ufficiale” delle chiavi della Fiat Panda Pop a Faenza Industrie Grafiche.
Faenza Industrie Grafiche fa parte della Faenza Group SpA, un gruppo composto da 6 aziende che miscelando competenze, servizi e creatività producono strumenti di comunicazione di potente efficacia. Disponibilità all’ascolto, ricerca e innovazione continua rendono Faenza Group, una delle realtà piu’ amate in Italia e anche all’esterno dei confini nazionali.
  • Le 7 “Carte Vincenti” firmate Arjowiggins Creative Papers
  • Conqueror: famosa in tutto il mondo da oltre 120 anni, è universalmente riconosciuta come la carta di qualità premium per il business e la comunicazione creativa.
  • Opale: purissima, con o senza filigrana, l’ideale per comunicare con classe. Si contraddistingue per l’elevato punto di bianco, la grande brillantezza, l’eccellente qualità e la stampabilità superiore.
  • Keaykolour: un’esplosione di colori che interpreta i cambiamenti del mondo. Keaykolour ispira da sempre la creatività di artisti e designer che cercano soluzioni originali dal tocco naturale e autentico.
  • Pop’Set: tinte audaci ed espressive per infinite combinazioni grafiche e visive. Pop’Set, colorata in pasta, è realizzata con il 30% di PWC (Post Consumer Waste). Ciò la rende una carta altamente sostenibile. Naturalmente liscia, di ottima consistenza, dal tocco e dalla rigidità eccellenti.
  • Rives: finiture d’alta moda per sorprendere con eleganza e semplicità. Da sempre destinata a comunicazioni raffinate, è una gamma di carte marcate ideale per un’immagine coordinata di qualità e prestigio: dagli stampati pubblicitari al packaging di lusso.
  • Rives Sensation: audace nelle texture, raffinata nei colori. Messa a punto per assicurare un’eccellente resa di stampa grazie alla leggera patinatura superficiale.
  • Curious Collection: la gamma di carte per realizzare qualsiasi idea. Colori vivi, intensi, appetitosi. Un’esperienza cromatica da assaporare per dar vita a progetti dallo stile inconfondibile 100% Curious. Vere e proprie perle di creatività da cogliere e sviluppare in progetti di comunicazione di sicuro impatto.
(Si allegano foto e didascalie:
FOTO 1FOTO 2
FOTO 1Claudio Rossi, titolare di Faenza Industrie Grafiche, riceve le chiavi dell’auto da Tony Fassina, famoso campione di rally e proprietario dell’omonimo autosalone
FOT 2Alves Ballandi, Branch Manager Polyedra, Simone Medici, AD di Arjowiggins Italia, Claudio Rossi, titolare di Industrie Grafiche Faenza e Claudio Cervellati, AD di Polyedra davanti alla Nuova Panda Pop)
Profili aziendali
Arjowiggins Creative Papers, produttore e leader mondiale nel settore delle carte creative, offre la più vasta gamma di carte naturali eco-sostenibili dalle caratteristiche innovative.  Carte creative per industria grafica, etichette, packaging di lusso e bookbinding,con una grande scelta di colori, texture e finiture per rendere uniche tutte le comunicazioni e qualsiasi applicazione, dalla stampa offset a quella digitale. Tutte le carte Arjowiggins Creative Papers sono certificate FSC con un’offerta di carte 100% riciclate premium, che si adattano a qualsiasi progetto creativo.
Polyedra S.p.A., parte del Gruppo Lecta, offre al mercato una vasta gamma di prodotti atti a soddisfare qualsiasi esigenza nell’ambito della comunicazione, della grafica e del design. Attraverso filiali dislocate su tutto il territorio italiano, Polyedra distribuisce carte da stampa e per ufficio (Print), supporti per la comunicazione visiva (Sign & Display Caledonia) e soluzioni per il L’imballaggio industriale (Packaging).
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