martedì 6 settembre 2011

DIETA? QUELLA VERAMENTE UTILE È UNA QUESTIONE DI STILE…ALIMENTARE

Affidarsi a medici ed evitare il fai da te. L'equipaggiamento anti diete sbagliate...

Ora più che nel resto dell’anno iniziano le verifiche per la prova costume. Quanti di fronte allo specchio non sono soddisfatti di quello che vedono? Inizia così la rituale tortura della dieta che deve portare al bel fisico sulle spiagge.
I nostri anni sono ossessionati dal culto della magrezza che spesso porta ad avere seri problemi con il cibo.
MEDICI E BASTA … - Troppe diete sbagliate e troppe prescrizioni non corrette e fatte da persone che non potrebbero curare l’obesità: ecco in sintesi le motivazioni dell’ordinanza del Tribunale di Roma che sottolinea: Basta diete formulate da professionisti sprovvisti della laurea di Ippocrate. I soli a poterle prescrivere sono i medici. Perché si tratta di vere e proprie cure destinate a persone malate.
Dunque soltanto loro possono esserne titolari. Sono infatti troppe le persone che si rivolgono a specialisti che non avrebbero i requisiti per prescrivere una dieta, con i rischi che ne conseguono. Tantissme persone si adoperano tuttavia, chi con il fai da te, chi dal dietologo, per ridurre il massimo del peso nel minimo del tempo.
Di recente, due ricercatori italiani , ora professori alla Boston University, dopo diversi studi sui disturbi alimentari affermano che: «L'affamarsi è contro natura e rigide restrizioni, adottate per perdere peso in poco tempo, alterano il metabolismo che a sua volta rallenta e smette di bruciare i grassi. La conclusione è l'incapacità di perdere peso ed una dieta che ha effetto di droga».
ATTENZIONE ALLE CONSEGUENZE DEL “FAI DA TE” - Dunque le diete di questo tipo innescano dei meccanismi sull’organismo, simili alle dipendenze da droghe. Sopratutto la dieta fai da te, è spesso all’origine dei disturbi dell’alimentazione come l’anoressia nervosa e la bulimia nervosa che colpiscono soprattutto le donne. La prima è caratterizzata dal totale rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra di quello minimo normale, la seconda da episodi ricorrenti di "abbuffate”, uso di mezzi inadeguati per controllare il peso: il vomito autoindotto; l'uso spropositato di lassativi, diuretici, o altri farmaci; il digiuno e l'attività fisica praticata in maniera eccessiva.
In entrambi i disturbi vi è la presenza di un'alterata percezione del peso e della propria immagine corporea. IL DISTURBO ALIMENTARE … - Come nella Dipendenza da Droghe, anche nel disturbo alimentare abbiamo la compulsione nei confronti, in questo caso, del cibo. Possiamo parlare di dipendenze da cibo. Chi ne è affetto non tiene conto degli effetti che questo comportamento ha sulla salute. Infatti, nonostante le gravi complicazioni mediche, è molto difficile per le persone che soffrono di questi disturbi rinunciare alle loro dipendenze.
Ovviamente non tutte le persone che iniziano una dieta vanno incontro ad un disturbo alimentare. L’inizio di una dieta mira a modificare il proprio corpo per migliorarlo. La perdita di peso rinforza il senso di autocontrollo e di conseguenza la sensazione del proprio valore (io sono più brava di altri nel fare questa cosa perciò valgo di più).
Le persone che dimagriscono perché riescono a stare a dieta vengono invidiate dalle altre e ricevono tanti complimenti per la loro forma fisica. Questi fattori rinforzano la volontà di dimagrire e si può arrivare a digiunare faticosamente soprattutto nei primi giorni perché i rapidi risultati compensano la fatica e rinforzano l’ autostima. A questo punto accade che le diete troppo drastiche e rigide, portano il corpo a “difendersi” con meccanismi biologici funzionali alla sopravvivenza.
Aumenta ad esempio la produzione di serotonina (neurotrasmettitore che seda la sofferenza e il dolore). Di conseguenza per i primi tempi, le persone a “stretto regime dietetico” sentono di avere forza e capacità superiori alla norma. In seguito tutto questo può portare all’anoressia o alla bulimia e altri disturbi metabolici.
Tuttavia, così come dalle altre dipendenze, si può uscire anche da quelle alimentari. Occorre sicuramente cambiare modo di pensare, avere la volontà di guarire e intraprendere dei percorsi terapeutici costanti.
Sarebbe bene divulgare un’educazione alimentare fin dalla tenera età e sfatare i miti basati sul duo bellezza-magrezza. Certo, non verrebbe eliminato del tutto il problema dei disturbi alimentari, ma si darebbe un grosso impulso alla lotta contro di esso.
Occorrerebbe quindi essere molto attenti alle diete, soprattutto quelle pre-estate e fai da te, perché potrebbero scatenare dei disturbi a cui molti sono predisposti. La dieta sconsiderata diventa una droga quando si comincia a rinunciare quotidianamente al cibo senza che vi sia un motivo valido. Il desiderio di avere un corpo perfetto e di perdere peso non è una ragione valida e nemmeno utile per mettersi a dieta drasticamente, anzi spesso il danno supera di gran lunga i benefici o li copre completamente.
L’ EQUIPAGGIAMENTO ANTI DIETE SBAGLIATE
A dieta sì, ma con cautela. L’alimentazione è una cosa seria e seguire i consigli sbagliati, oltre a non portare benefici per la linea, può minare la salute. Ne sono convinte le sei principali società scientifiche di nutrizione italiana riunite nella federazione FeSin che hanno stilato un decalogo per cercare di guidare chi si sta approcciando alla dieta.

a) Verificare il proprio stato di salute prima di intraprendere una dieta.
b) Seguire un’alimentazione varia e svolgere una vita attiva.
c) Evitare il fai da te.
d) Restrizioni alternate a eccessi possono far ingrassare.
e) Non seguire diete suggerite da amici o conoscenti.
f) Evitare le diete pubblicizzate dai mass media.
g) No a digiuno o diete che escludono gruppi di alimenti.
h) Integratori solo dietro parere medico.
i) Solo il medico può prescrivere interventi invasivi.
l)La chirurgia dell’obesità richiede programmi a lungo termine.
In conclusione, c’è da ricordare che il significato etimologico di dieta è semplicemente criterio alimentare, modus alimentare, un vero e proprio stile personale, e non digiuno o privazione…
Ciascuno di noi deve trovare il giusto stile per se stesso, nel mangiare e nel resto delle azioni di una vita. Facciamo pace con noi stessi e vogliamoci bene davvero, seriamente e con costanza…
(di Francesca Monticelli - del 2011-08-01) - articolo letto 264 volte

(FONTE:http://www.lopinionista.it/)

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