giovedì 15 settembre 2011

Di nuovo sui banchi. Occhio allo stress



In un attimo, più o meno, sono volati tre mesi di vacanze anche per i nostri bambini ed è nuovamente il tempo di tornare sui banchi di scuola. Questo riporta definitivamente alla normalità la vita di mamme, papà e bimbi. E anche dei nonni, per molte famiglie. Lo possiamo affermare senza troppa vergogna, quando i piccoli sono a scuola le mamme (soprattutto le mamme… ammettiamolo) lavorano con più tranquillità. Si sentono anche meno in colpa sapendo che la scuola è doverosa e che – tutto sommato – al di là degli obblighi crescenti di classe in classe i cuccioli o piccole pesti si divertono. Ma non vi capita mai di temere gli impegni scolastici dei vostri figli? Insomma, bisogna accompagnarli, aiutarli, spronarli, sgridarli… Compiti di inglese, matematica, italiano con sistemi di insegnamento tanto diversi da quelli che ricordo io. E aspettative scolastiche sempre più alte, perché l’inglese va saputo parlare a 10 ani, la lettura deve essere perfetta fin da subito, tremilaattività sportive, catechismo e poi? Ma anche i bambini soffrono lo stress da rientro, lievemente camuffato, dalla voglia di rivedere i compagni “lasciati” tre mesi prima. Bisogna dar loro equilibrio e gradualità nell’adattarsi ai grandi impegni della vita per evitare che si ammalino di ansia da prestazione (scolastica e di vita) fin da piccoli. Più tutto corre, più a noi mamme è affidato il compito – sempre più arduo - di saper schiacciare il freno. Alla faccia della competizione sociale che inizia fin dalla culla.



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