lunedì 31 ottobre 2011

Ora solare: i cibi anti tristezza


Cioccolato, pasta, riso e latte

FOTO DAL WEB
 Il ritorno all'ora solare è come fare un tuffo nel buio e nel grigio dell'inverno. L'idea è deprimente, proprio come uscire dall'ufficio nel tardo pomeriggio e trovarsi di colpo nell'oscurità, eppure si può "curare" a tavola  lo stress, il malumore e la difficoltà ad addormentarsi tipici dei primi giorni di cambio del "fuso orario".   
La riduzione delle ore di luce tipica dell'autunno e l'alterazione nelle abitudini consolidate nel corso dei mesi estivi rischiano infatti di moltiplicare malumori, stress e insonnia. Spiega Sara Farnetti, specialista in medicina interna e nutrizione funzionale di Roma: "Per colpa della poca luce si riducono i livelli di serotonina, l'ormone del buonumore. E molti faticano a prendere sonno. Un aiuto importante arriva dall'alimentazione: fare il pieno di triptofano, precursore della serotonina, ma anche di minerali miorilassanti, come il magnesio e il potassio, e delle vitamine B3, B6 e B12, è utile a superare lo stress e a favorire il riposo notturno".
 
Visto che è il sonno il primo a risentire del cambio dell'ora, "un ruolo chiave spetta al pasto serale. Una pausa in cui fare il pieno di tutte le preziose sostanze che abbiamo citato, ma anche della melatonina, che regola il ritmo sonno-veglia. La cena, dunque, non deve essere troppo pesante e non deve appesantire la digestione. Inoltre non ci si deve mettere a tavola troppo tardi: l'ideale sarebbe mangiare alle 20, ma raccomandiamo di non superare le 21". In pratica occorre mangiare tre ore prima di andare a letto, per non evitare eventuali problemi di digestione che insidiano il riposo. Per superare l'impatto  del cambio di ora, aggiunge l'esperta, "ci si può concedere una merenda golosa: il cioccolato, ricco di melatonina, magnesio e vitamine del gruppo B, contiene preziosi antiossidanti, ha un effetto rilassante e libera le endorfine, dunque aiuta a risollevare l'umore. Ma dal momento che contiene una piccola quantità di caffeina, meglio riservarlo al pomeriggio, concedendosene non più di 10-20 grammi", raccomanda.
 
A cena, poi, per favorire il riposo l'ideale è puntare sulla pasta: "I carboidrati impegnano meno il processo digestivo rispetto alla carne, e contengono  triptofano, precursore della preziosa serotonina. Dunque la pasta ha un'azione sedativa ed è 'alleata' dell'umore. Riso e avena sono particolarmente ricchi di triptofano, dunque sono un'ottima opzione". Questa sostanza viene assorbita di più se abbinata a piccoli quantitativi di zuccheri, presenti nella pasta, per cui è bene non rinunciare alla pasta. Il condimento ideale è olio extravergine d'oliva scaldato, con erbe come timo, salvia e rosmarino, ma anche pesto ("i pinoli - ricorda la Farnetti – sono ricchi di triptofano e il basilico è un'erba miorilassante che contiene potassio, magnesio e colina, ideale per il buonumore"). Bene anche verdure come il cavolfiore, ricco di bromo e dunque sedativo, che "contiene più calcio e meno iodio rispetto ai 'cugini' broccoletti, da preferire per il pasto di mezzogiorno". Al primo si possono abbinare anche verdure crude come il finocchio, la valeriana e la lattuga. "Ma non il sedano - avverte - che è eccitante".
 
E come dessert occorre rivalutare la frutta cotta che preparava la nonna. Spiega la Farnetti: "Era un ottimo sedativo: ad esempio la mela cotta con la buccia libera bromo", e dunque favorisce il riposo. Infine, un'ora prima di dormire, in questi primi giorni di adattamento, possiamo concederci una tazza da tè di latte tiepido. 

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