lunedì 31 ottobre 2011

Halloween per gli italiani è cucina e maschere



FOTO DAL WEB
Halloween è una festa della tradizione anglosassone e statunitense, ma in tempi di globalizzazione e di consumismo la notte fra il 31 ottobre e 1 novembre si popola di zucche e fantasmi anche nel Bel Paese. Feste in maschera e cucina, in particolare dolci e - ovviamente – zucche: sono queste le parole "chiave" della festa del Capodanno celtico declinata all'italiana. Lo rivela uno studio che ha analizzato le caratteristiche di questa ricorrenza nella nostra cultura, per comprendere  tendenze e comportamenti degli italiani nei confronti della ricorrenza.   
L'analisi è stata effettuata da Expert System, leader nello sviluppo di software semantici per la comprensione e l'analisi delle informazioni, attraverso l'analisi semantica di un insieme di articoli tratti dall'archivio online del Corriere della Sera e l'elaborazione in tempo reale di un campione di messaggi scambiati via Web dagli utenti di Twitter e Facebook. "L'idea di applicare la nostra tecnologia semantica a un tema leggero come Halloween - spiega Luca Scagliarini, Vice Presidente Strategy & Business Development di Expert System - è nata per curiosità e dalla combinazione di due aspetti: da un lato la sfera linguistica, che da sempre e' il fulcro del nostro lavoro; dall'altro il Web e i social media che, nell'ambito della ricerca e gestione delle informazioni aziendali, rappresentano senz'altro una grande complessità".
 
Dall'analisi storica degli articoli contenenti Halloween pubblicati dal Corriere della Sera negli ultimi dieci anni, è emerso innanzi tutto un uso consolidato del termine (citato mediamente 30 volte ogni anno e presente in 23 testi nel 2001, in 37 nel 2010, con una punta massima di 42 articoli nel 2004). 
 
La parola appare associata soprattutto agli argomenti tipici della tradizione americana: feste, Carnevale (28%) ma anche a biblioteche e musei (10%), cinema e musica (entrambi 9%), locali notturni (6%) fino a economia (3%). Non sono mancati poi i riferimenti a fatti di attualità: ad esempio il tema del terrorismo e di possibili attentati è stato molto vivo nel 2001, all'indomani della tragedia delle Torri Gemelle. Stando ai primi risultati dell'analisi dei messaggi postati in Twitter e sulle bacheche pubbliche di Facebook fra il 20 e il 25 ottobre 2011 (oltre 21000 testi intercettati e analizzati), il divertimento rimane anche per quest'anno il tema principale: nella classifica dei primi dieci argomenti dibattuti, infatti, Feste e Carnevale coprono la percentuale più alta, pari all'85% (e rimane presente anche il riferimento a locali notturni, 2%).
 
Al secondo posto dei temi più trattati si attestano per ora al 6% alimenti e cucina (la massiccia presenza di zucca è ovviamente determinante; i dolci sembrano essere per ora protagonisti ma non solo per l'uso frequente del termine "dolcetto" ma anche per cioccolato, crema e biscotti). 
 
Eppure, quest'anno neppure Halloween sfugge alla crisi economica:  secondo la Cia-Confederazione italiana agricoltori gli oltre 9 milioni gli appassionati di questa festa di origine anglosassone si trovano costretti a spendere il 10 per cento in meno rispetto allo scorso anno, anche se il fatturato complessivo resta su cifre elevate: 360 milioni di euro tra dolcetti, cioccolata, cene, zucche e costumi.  

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