lunedì 29 ottobre 2012

Benessere: i fanghi… di salute


Sulla pelle la forza benefica degli elementi (di Ludovica Castellati)

FOTO UFFICIO STAMPA



Non è solo un trattamento benessere, ma un vero "incontro ravvicinato" con la forza benefica degli elementi e un toccasana contro lo stress. Tutto questo è la fangoterapia, un procedimento naturale capace di portare grandi benefici alla salute del fisico, grazie alle proprietà curative delle sostanze contenute nel fango, e della mente, per il relax che si accompagna a questi trattamenti.  
Nel Nord Italia, ad Abano Terme e Montegrotto, nel verde rigenerante dei Colli Euganei. si trova la più importante rete di stazioni termali specializzata in fango-balneo terapia di tutta Europa. L’unicità e il pregio dell’acqua di questa zona deriva dal lungo percorso che fa prima di arrivare negli stabilimenti termali. Proviene dai Monti Lessini e defluisce nel sottosuolo arrivando fino ad una profondità di 2000-3000 metri dove viene trattenuta ad alta temperatura e a forte pressione. Il suo intero percorso è di circa 80 km e dura 25/30 anni: lungo questa via si arricchisce di sali minerali e raggiunge, al momento in cui sgorga, la temperatura di 87 gradi C. "Il  grande valore terapeutico delle nostre Terme – riferisce Paolo Buja titolare dell’hotel Bristol Buja di Abano, è dato dal fango che, maturando nell’acqua fatta scorrere a 60 gradi, in due tre mesi forma alghe diatomee che hanno le stesse proprietà del cortisone, ovvero tolgono l'infiammazione alle parti doloranti. Queste proprietà sono certificate sia dall’Istituto Pasteur di Parigi, dove è depositato il brevetto di fango DOC, che dall’Università di Padova".
 
La fangoterapia, spiega ancora Buja, si compone di quattro passaggi fondamentali: l’applicazione del fango direttamente sulla pelle ad una temperatura tra i  37° C  e i  38° C, il bagno in acqua termale, la reazione sudorale e il massaggio tonificante. Una forma di trattamento che spesso è associata ai fanghi è l’Idrokinesiterapia  che sfrutta le proprietà fisiche e chimiche dell’acqua a fini terapeutici. E’ il trattamento ideale per chi ha deficit di forza muscolare, per chi vuole migliorare la forza fisica, ad esempio prima o dopo un intervento chirurgico, e per chi soffre di artrite. La balneoterapia invece è semplicemente l’immersione del corpo in una vasca contenente acqua termale calda arricchita di ozono: in questo modo i movimenti sono più sciolti, i muscoli si rilassano, il dolore diminuisce e le bollicine di ozono, di cui sono ricche le acque di Abano e Montegrotto, assicurano un’intensa azione vasodilatatrice.
 
"E’ scientificamente provato – conclude Paolo Buja - che la fango-balneo-terapia favorisce il ripristino del metabolismo del tessuto osseo combattendo efficacemente l’osteoporosi, perché agisce sui livelli di alcune sostanze che ne influenzano l’andamento". Le stazioni termali in cu l'acqua è così preziosa, hanno anche reparti dedicati alle cure inalatorie: speciali strumenti nebulizzano l’acqua e la trasformano in un efficace trattamento per la prevenzione e la cura delle patologie delle vie respiratorie, in crescita esponenziale grazie all’inquinamento atmosferico. 

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