martedì 15 novembre 2011

LA FEMMINA DANTESCA


(breve estratto - pag. 29 di NON CHIEDETEMI DI FARE LA FEMMINA (sto pensando scritto da Manuela d'Alessio)

La femmina Dantesca non sopporta in assoluto la frase “per me sei bellissima”, detesta aggettivi o sostantivi con valore pronominale “tesoruccio”, “amore mio”, “stellina”, non tollera in alcun modo affermazioni tipo “a me piaci lo stesso”, “mi piaci così come sei”, “non ti preoccupare, mi vai bene anche così”. Le motivazioni risultano ad oggi poco chiare, le ipotesi più fantasiose giustificherebbero questo atteggiamento con un eccesso di attenzione accademico-grammaticale per ogni sillaba,(...) d'altronde la femmina Dantesca ha un ego nutrito a suon di sonetti e ballate stilnovistiche che l’hanno persuasa dell’esclusività della propria persona. Pertanto anche i soprannomi anonimi e generalizzanti sono bollati come scontati e offensivi, per cui vanno banditi. Per lei vale un unico motto: banalità chiama banalità. L’importante è non rispondere.


http://www.facebook.com/pages/NON-CHIEDETEMI-DI-FARE-LA-FEMMINA-sto-pensando/166592253424641

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