sabato 12 novembre 2011

Felicità: sei "q.b." o cuor contento?



I piccoli piaceri diventano bene rifugio

FOTO GETTY
Il periodo che stiamo attraversando non è dei migliori, ma gli Italiani non si rassegnano alla tristezza e alla malinconia. Anche se oltre il 65% degli italiani ha una visione negativa della propria situazione personale, l'indole dei nostri connazionali trova conforto  nel valorizzare le piccole dolcezze del vivere: dalla famiglia, all’amore, dagli affetti all’amicizia, fino al cibo, uno dei piaceri ancora oggi irrinunciabili. Lo rivela un'indagine che tratteggia il ritratto dei cittadini dello Stivale nei confronti di quello che contribuisce a migliorare la qualità della vita quotidiana.  
La fotografia viene da un’indagine condotta su un campione rappresentativo della popolazione italiana con 1.112 interviste a cittadini tra i 15 e i 70 ann. Lo studio è stato condotto da Astraricerche - Istituto specializzato in indagini sociali e di mercato - per Colussi, il gruppo alimentare sinonimo di tradizione, qualità e bontà. Per celebrare i suoi cento anni di attività, Colussi ha voluto scoprire quali sono gli elementi che contribuiscono alla gioia di vivere degli italiani, migliorandone la qualità dell’esistenza e consentendo loro di godere di momenti di micro-felicità.  L’esistenza, pur essendo spesso faticosa e difficile, può essere infatti affrontata con uno sguardo allegro, costruttivo e positivo: questo atteggiamento positivo mette d’accordo ben l’84% degli italiani intervistati. Facendo un bilancio complessivo della propria esistenza, infatti, il 43% si sente moderatamente soddisfatto e il 43% davvero realizzato.  
 
Il periodo è comunque caratterizzato da un’insoddisfazione generale diffusa: il 64% del campione si è detto assai scontento della sua condizione socio-economica e il 59% si è dichiarato molto pessimista circa le prospettive a un anno, non viene meno la capacità di godere di piccoli e importanti aspetti dell’esistenza. La cosiddetta micro-felicità, che risiede nel trovare, moltiplicare e valorizzare i piccoli piaceri del vivere e le gocce di gioia quotidiana. è un'arte nella quale ben l’85% del campione si dichiara molto o abbastanza abile. Tra i piccoli piaceri che aiutano a vivere meglio spiccano  l’amore, al primo posto con baci baci, carezze, abbracci per il 63,6%, fare l’amore per il 61%. Seguono il contatto con la natura (57%), la cultura con libri, film, musica (53%.) e il consumo di qualcosa di dolce. Ben il 51% degli intervistati di tutte le età, ma soprattutto donne, ha dichiarato che un dolcetto dà una sensazione assoluta di piacere e appagamento. Seguono in classifica i momenti di "stacco" e di riflessione (42%), lo shopping (41%), telefonare o chiacchierare con amici o persone care (40%), impegnarsi in attività artistiche (32%), leggere un giornale (31%), dedicarsi in vari modi al proprio corpo (27,9%) o progettare il proprio futuro (27,4%). 
 
La sera o i momenti in prossimità dei pasti sono quelli a più "alto tasso di felicità, come dice il 43% degli intervistati, preferita alla notte (34%) e alla prima colazione (22%) Nella classifica dei più predisposti alla felicità, le donne battono gli uomini; chi vive nei piccoli centri batte quelli delle metropoli; i poveri battono i ricchi e il Sud batte il Nord.
 
Quando si parla di felicità, si possono riconoscere cinque stili di vita: 
 
1 - I mai contenti – Sono il gruppo meno numeroso, con il 15% degli intervistati. Sono i meno soddisfatti della propria vita e tra i motivi adducono l'insufficienza di reddito e la paura del futuro. Sono ansiosi e pessimisti, affermano di non essere capaci di godere davvero delle micro felicità anche se ogni tanto cercano di concedersi un po’ di dolcezza, sia pure sotto forma di cibo. 
2 - Gli indifferenti - Carenti di autostima e orgoglio, rappresentano il 31,8% del campione e si dichiarano inessenziali, ma non infelici. Inconsapevoli dell’importanza di trovare il buono nelle piccole cose, guardano ai micro piaceri del vivere come a potenziali attentati alla loro integrità morale.
3 - i q.b. – Sono il  18,7% del campione e, da bravi "quanto basta", si definiscono né molto felici né molto infelici, né troppo favorevoli né troppo contrari alle piccole dolcezze del vivere. Idealisti e pronti a mettersi in gioco per le cause che stanno loro a cuore, hanno senso della misura,  non abusano degli agi del vivere, ma sanno apprezzarli, 
4 - i cuor contenti - Sono circa il 18,6% del campione. Godono di un tenore di vita medio alto e sono principalmente donne, anzi, "nuove donne", figlie del mutamento culturale che ha accresciuto la loro posizione sociale, autonomia, consapevolezza e dignità. Il sorriso è una condizione esistenziale, sanno volersi bene e sanno volerne agli altri. Leggere, mangiare, viaggiare, chiacchierare sono piccoli-grandi piaceri che rendono ancora più gradevole la vita. Se poi si tratta di mangiare qualcosa di dolce, non si tirano certo indietro.
5 - I wow! - Ammontano a circa il 15,4% del campione, sono senza dubbio i più realizzati e soddisfatti della loro vita, che, per loro, è una cosa meravigliosa. Godono di ogni momento, traendo piacere tanto dalle piccole cose quanto da se stessi. Hanno una personalità forte e ricca, grande autostima e si definiscono appassionati dei cibi, sia dolci che salati.  

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