mercoledì 24 aprile 2013

Quante emozioni nel tuo armadio



Gioie e dolori, tutti da indossare

FOTO GETTY
L'armadio di una donna? Contiene il suo mondo ed è lospecchio del suo carattere. Per le italiane la scelta dei capi da indossare durante la giornata è fonte di emozioni, anche piuttosto intense: l'abbigliamento può regalare piacere e divertimento, ma anche portare con sé insicurezza e ansia. Un'indagine fotografa il rapporto delle donne italiane con il proprio armadio e racconta i vissuti che si accompagnano al momento di vestirsi per uscire, tra gioie e dolori.  
A indagare il rapporto delle italiane con il proprio guardaroba è una ricerca condotta da Duepuntozero Doxa su un campione di mille donne con un’età compresa tra i 18 e i 54 anni. La ricerca si intitola “I piaceri nell’armadio. Le italiane e il loro guardaroba" , presentata in occasione del lancio della nuova linea di ammorbidenti Lenor.
 
Dall'indagine è emerso innanzi tutto che la maggioranza delle donne, per la precisione il 57%, davanti alle ante aperte del proprio armadio vive unmomento positivo, ma esiste però anche una consistente minoranza, il 43% del campione, che non la passa altrettanto liscia: al momento di prepararsi per uscire deve fare i conti con insicurezza, preoccupazione e ansia. Chi vive con gioia il rapporto con il proprio armadio  lo associa a sensazioni di piacere (19%), serenità (17%), soddisfazione (11% ), divertimento (7% )  e felicità (3% ). Inoltre, l'88% associa il proprio guardaroba ad aggettivi positivi come colorato, ordinato e alla moda.  Le donne che invece incontrano più spine che rose confessano sensazioni di insicurezza (19%), preoccupazione (13%), ansia (11%) e alcune di loro considera il proprio armadio confuso, vecchio e da rinnovare.
Un altro dato curioso è che le donne in generale non sono mai soddisfatte del numero e della tipologia di capi posseduti, ma spesso molti di questi rimangono nell’armadio senza essere mai utilizzati: solo il 5% del campione usa tutti i propri vestiti, mentre la metà delle intervistate ammette di usarne al massimo il 60%. T
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Tutte le italiane, però, tengono al proprio vestiario e cercano di organizzare al meglio il proprio armadio, ordinando i capi soprattutto per tipologia (63%) e per utilizzo (35%). Un'altra curiosità rivelata dall'indagine: la maggioranza delle donne (55%) sceglie che cosa indossare al mattino, dopo aver fatto colazione ed essersi preparata in bagno. Il 27% decide invece il proprio look la sera, prima di andare a dormire e un altro 18% lo fa al mattino appena alzata, prima ancora di fare colazione e andare in bagno. Inoltre, sono molte a possedere un capo "portafortuna": per 20% si stratta di un intimo, per il 19% di una maglietta, per il 13% di felpe e maglioni. Lo si indossa soprattutto in occasione di un esame (41%), o di un colloquio di selezione per un lavoro (34%), ma anche per un appuntamento romantico (27%)
 
Il guardaroba è in ogni caso oggetto di molta cura: per rinfrescare i capi più amati, sei italiane su dieci si occupano personalmente del lavaggio, mentre il 27% sceglie di portarli in lavanderia e il 12% li affida alle mani sapienti della mamma. E se tutte leggono l’etichetta al momento dell’acquisto, il 40% la ignora, affidandosi alla propria esperienza e alle abitudini consolidate, che sono differenziate in base alla tipologia di capo. In ogni caso, una delle sensazioni più importanti per sentirsi a proprio agio è la consapevolezza di indossare un capo fresco e profumato di pulito, anche se per tre donne su quattro questa sensazione "di bucato" non rimane abbastanza sugli abiti, e al massimo dura per un giorno dopo il lavaggio.
 
 “La ricerca mostra che rispetto al passato la quasi totalità delle donne ha modificato i propri comportamenti nella cura del bucato, prestando più attenzione a non rovinare i vestiti e utilizzando prodotti che permettono di conservarli più a lungo - ha commentato Federico Capeci, Amministratore Delegato di Duepuntozero Doxa - Il senso di "indossare il piacere" è declinato in modo differente da donna a donna, coinvolgendo aspetti di comfort, esteriorità, ma anche una certa intimità. Per quasi tutte comunque esso nasce dal giusto connubio di morbidezza e profumo, indicandoci quindi  un rapporto multisensoriale  con i propri capi di abbigliamento. Per questo ho concluso la presentazione della ricerca con una provocazione: più che di “guardaroba” dovremmo forse parlare di “sentiroba”. 

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