sabato 10 novembre 2012

Donne: in ufficio occhio alla vista


Ma vedere bene è anche un fatto di postura

FOTO DAL WEB
 Trascorriamo giornate intere davanti allo schermo del computer, l'illuminazione degli spazi in cui lavoriamo non è sempre ottimale, a volte indossiamo lenti a contatto per molte ore oppure la sera non abbiamo il tempo e la voglia per eliminare ogni residuo di trucco dal viso e dal contorno occhi. Queste cattive abitudini possono contribuire a mettere in pericolo il nostro benessere visivo e, ancora peggio, la salute della nostra vista. A tutto questo si aggiunge in fatto che non frequentiamo l'oculista con sufficiente costanza: anche se le donne sono più attente degli uomini, oltre la metà di loro non si prende cura in modo adeguato della propria vista.   
Lo rivela una ricerca internazionale realizzata dall'Istituto YouGov, con il contributo del Gruppo Carl Zeiss. Dall'indagine emerge che in generale il 61% della popolazione italiana, pari a circa 37 milioni di persone (uomini e donne), non si cura a sufficienza della vista. Ad esempio, solo il 41% delle donne si sottopone annualmente a un test della vista e un altro il 32% lo fa ogni 2 anni, il 6% ogni 3 e il 21% non regolarmente. V aancora peggio tra gli uomini: si controlla annualmente solo il 35% dei signori maschietti, mentre il 34% lo fa ogni 2 anni, il 9% ogni 3 e il 22% non regolarmente.
 
Analizzando le situazioni in cui le donne si dichiarano in difficoltà spicca il 34% delle intervistate con problemi durante la lettura, il 25% durante la guida e nel prestare attenzione ai segnali stradali, e il 37% con problemi a concentrarsi sui dettagli in lontananza. Inoltre il 49% sostiene di avere difficoltà quando cambiano le condizioni di luce, ad esempio nello spostarsi da un ambiente esterno all’interno e viceversa, e il 35% mentre lavora in ufficio e/o davanti allo schermo del pc. Un po' diversa è la situazione tra gli uomini, i quali si dichiarano in difficoltà per lo più al volante, mentre guidano di sera (37%) o in generale in auto (19%).
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Eppure, per migliorare la situazione si può fare molto. Oltre a consultare lo specialista in modo regolare ed eventualemente indossare adeguate lenti correttive, occorre prestare particolare attenzione alle posture e all'illuminazione degli ambienti.  Le regole d'oro da seguire in questo caso sono quattro:  

1 - Controlla la posizione davanti al computer: 
L'altezza del monitor deve essere regolata in modo che il viso sia dritto e la linea di testo più alta sia all'altezza degli occhi. 
2 - Controlla l'altezza del tavolo: bisogna sedersi dritti, in posizione rilassata, con le ginocchia e i gomiti ad angolo retto. La schiena deve essere contro lo schienale della sedia e i piedi ben appoggiati al pavimento. 
3 – Mantieni una corretta distanza, variabile a seconda della dimensione del monitor. Da posizionare a circa 50 – 60 cm. In questo modo si previene affaticamento degli occhi
4 - Controlla le condizioni di luce: il buio affatica la vista, mentre un ambiente luminoso e libero da bagliori rende la visione più confortevole. Il monitor deve essere posizionato ad angolo retto (sotto) rispetto alle fonti luminose come lampade e finestre. 

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