domenica 3 luglio 2011

Il decalogo del sole


Gli effetti benefici del sole sono noti, ma quando l'esposizione è eccessiva e avviene senza precauzioni riserva dei pericoli. Per questo è sempre opportuno limitare l'esposizione al sole e proteggere la pelle dalle radiazioni, oltre a seguire alcune regole di buon senso.
 
1. All'inizio della vacanza l'esposizione al sole deve essere molto limitata e aumentata gradualmente nei giorni successivi. Nei primi giorni è consigliabile non esporsi ai raggi diretti, soprattutto se si ha la pelle chiara (fototipo basso): anche sotto l'ombrellone arrivano le radiazioni solari per cui si raccomanda di applicare un protettivo anche se non ci espone direttamente al sole. Le ore migliori sono quelle del mattino (8-11) e del tardo pomeriggio (dopo le 17). Evitare le ore più calde della giornata (dalle 12 alle 15). È inoltre preferibile prendere il sole stando in movimento, in modo che le radiazioni solari si distribuiscano omogeneamente su tutto il corpo.


2. Scegliere un protettivo solare in base al proprio fototipo e in base al tempo che si trascorrerà al sole, tenendo presente che altri fattori come le stagioni, il clima, e l'ambiente influiscono sull'intensità delle radiazioni solari.


3. Il fattore di protezione indica quante volte è possibile moltiplicare il tempo trascorso al sole prima che la pelle si scotti. Un protettivo consente quindi di prolungare questo tempo, ma ciò non significa che ci si possa esporre quanto si vuole.


4. Il protettivo solare va applicato almeno mezz'ora prima di esporsi al sole per consentire ai principi attivi di penetrare lo strato più superficiale della pelle. L'applicazione va ripetuta almeno ogni due ore, soprattutto in caso di esposizioni prolungate, abbondante sudorazione e dopo lunga permanenza in acqua. 



5. Quando si sta al sole non utilizzare profumi o prodotti per il trucco: potrebbero lasciare macchie antiestetiche sulla pelle o scatenare reazioni allergiche dovute alla fotosensibilizzazione (una scottatura solare molto intensa anche per brevi esposizioni). Anche chi assume determinatifarmaci (come certi antiinfiammatori, gli antidiabetici orali, certi antibiotici come le tetracicline, i contraccettivi orali, alcuni farmaci per la pressione alta, per i disturbi del ritmo del cuore, ecc) deve prestare particolare attenzione nell'esporsi al sole.

6. Non è vero che più si sta al sole e più ci si abbronza: la produzione di melanina ha un limite legato alla produzione fisiologica di ogni persona.


7. Diffidare sempre delle promesse di una abbronzatura rapida e intensadi certi ritrovati casalinghi come birra, caffè, succhi di carote, infusi di foglie di fico, emulsioni di olio e limone, creme a base di essenza di bergamotto. 


8. I bambini vanno protetti nei confronti delle scottature solari in quanto le ustioni solari durante l'infanzia sono state associate ad un aumentato rischio di tumori cutanei in età adulta. Fino a sei mesi i bambini vanno sempre tenuti all'ombra e quando sono più grandi non devono stare al sole nelle ore più calde, vanno protetti con fattori di protezione elevati (almeno 15), rinnovando spesso l'applicazione. Durante i primi giorni devono indossare una maglietta, il cappello e possibilmente occhialini scuri, non vanno lasciati giocare troppo a lungo sotto il sole e devono bere spesso.



9. Particolare attenzione devono porre le donne in gravidanza: il sole può infatti portare a un peggioramento delle macchie scure (cloasma gravidico) che spesso compaiono naturalmente soprattutto sul volto (zigomi, labbro superiore, fronte), fino a renderle indelebili. Il calore può inoltre provocare una dilatazione dei capillari sanguigni, aumentare il prurito "gravidico" e abbassare la pressione del sangue.
 
10. Dopo l'esposizione al sole la pelle deve essere idratata perché si mantenga elastica. Una crema idratante o un prodotto doposole (che contiene sostanze rinfrescanti e lenitive) assolvono questo compito, tenendo tuttavia presente che la pelle si rinnova continuamente, eliminando gli strati superficiali, per cui l'abbronzatura è destinata a scomparire nel giro di poco tempo.

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