Quella della brava ragazza è un'etichetta molto di moda.
"Che tipo è ?" "Una brava ragazza".
Ma che vuol dire? Me lo sono sempre chiesto. È giunto il momento di fare chiarezza. Proviamo a tirar giù i punti fondamentali.
- Le gonne: quelle delle brave ragazze non si fermano mai prima del punto medio tra inguine e ginocchio. Senza spacchi però, altrimenti siamo nel border-line.
- I ragazzi: se ci provano, vanno ignorati. Valgono solo i fidanzati pluriennali. Tutto il resto si può fare, purché di nascosto.
- Il cinema: di rigore la domenica sera con un'amica. Al primo spettacolo.
- La mamma: migliore amica.
- Atteggiamento: vietato sbattere gli occhi in modo provocante. Non mordicchiarsi le labbra in pubblico.
- Capelli: medio lunghi e rigorosamente lisci.
- Hobby: passione per la musica classica o per il teatro, una cosa così.
- Senso del dovere: spiccato.
- Orari: entro le due il sabato sera, entro l'una il venerdì.
- Domenica: pranzo con i genitori.
- Film preferito: Pretty Woman, così per concedersi una vena di trasgressione.
- Matrimonio: entro i 28 anni con un avvocato o commercialista, o con un impiegato di banca o poliziotto, a seconda delle ambizioni.
- Patente: no. per carità.
- Doti culinarie: molti dolci e cose da fare con la farina, tipo pane e pasta fresca, vanno benissimo i ravioli.
Mi pare che l'elenco sia assolutamente esauriente.
Giusy Ferreri canta che alle brave ragazze "basta poco per ucciderti". Se fosse vero quanto sopra, ci credo...
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