I piccoli piaceri diventano bene rifugio
La fotografia viene da un’indagine condotta su un campione rappresentativo della popolazione italiana con 1.112 interviste a cittadini tra i 15 e i 70 ann. Lo studio è stato condotto da Astraricerche - Istituto specializzato in indagini sociali e di mercato - per Colussi, il gruppo alimentare sinonimo di tradizione, qualità e bontà. Per celebrare i suoi cento anni di attività, Colussi ha voluto scoprire quali sono gli elementi che contribuiscono alla gioia di vivere degli italiani, migliorandone la qualità dell’esistenza e consentendo loro di godere di momenti di micro-felicità. L’esistenza, pur essendo spesso faticosa e difficile, può essere infatti affrontata con uno sguardo allegro, costruttivo e positivo: questo atteggiamento positivo mette d’accordo ben l’84% degli italiani intervistati. Facendo un bilancio complessivo della propria esistenza, infatti, il 43% si sente moderatamente soddisfatto e il 43% davvero realizzato.
Il periodo è comunque caratterizzato da un’insoddisfazione generale diffusa: il 64% del campione si è detto assai scontento della sua condizione socio-economica e il 59% si è dichiarato molto pessimista circa le prospettive a un anno, non viene meno la capacità di godere di piccoli e importanti aspetti dell’esistenza. La cosiddetta micro-felicità, che risiede nel trovare, moltiplicare e valorizzare i piccoli piaceri del vivere e le gocce di gioia quotidiana. è un'arte nella quale ben l’85% del campione si dichiara molto o abbastanza abile. Tra i piccoli piaceri che aiutano a vivere meglio spiccano l’amore, al primo posto con baci baci, carezze, abbracci per il 63,6%, fare l’amore per il 61%. Seguono il contatto con la natura (57%), la cultura con libri, film, musica (53%.) e il consumo di qualcosa di dolce. Ben il 51% degli intervistati di tutte le età, ma soprattutto donne, ha dichiarato che un dolcetto dà una sensazione assoluta di piacere e appagamento. Seguono in classifica i momenti di "stacco" e di riflessione (42%), lo shopping (41%), telefonare o chiacchierare con amici o persone care (40%), impegnarsi in attività artistiche (32%), leggere un giornale (31%), dedicarsi in vari modi al proprio corpo (27,9%) o progettare il proprio futuro (27,4%).
La sera o i momenti in prossimità dei pasti sono quelli a più "alto tasso di felicità, come dice il 43% degli intervistati, preferita alla notte (34%) e alla prima colazione (22%) Nella classifica dei più predisposti alla felicità, le donne battono gli uomini; chi vive nei piccoli centri batte quelli delle metropoli; i poveri battono i ricchi e il Sud batte il Nord.
Quando si parla di felicità, si possono riconoscere cinque stili di vita:
1 - I mai contenti – Sono il gruppo meno numeroso, con il 15% degli intervistati. Sono i meno soddisfatti della propria vita e tra i motivi adducono l'insufficienza di reddito e la paura del futuro. Sono ansiosi e pessimisti, affermano di non essere capaci di godere davvero delle micro felicità anche se ogni tanto cercano di concedersi un po’ di dolcezza, sia pure sotto forma di cibo.
2 - Gli indifferenti - Carenti di autostima e orgoglio, rappresentano il 31,8% del campione e si dichiarano inessenziali, ma non infelici. Inconsapevoli dell’importanza di trovare il buono nelle piccole cose, guardano ai micro piaceri del vivere come a potenziali attentati alla loro integrità morale.
3 - i q.b. – Sono il 18,7% del campione e, da bravi "quanto basta", si definiscono né molto felici né molto infelici, né troppo favorevoli né troppo contrari alle piccole dolcezze del vivere. Idealisti e pronti a mettersi in gioco per le cause che stanno loro a cuore, hanno senso della misura, non abusano degli agi del vivere, ma sanno apprezzarli,
4 - i cuor contenti - Sono circa il 18,6% del campione. Godono di un tenore di vita medio alto e sono principalmente donne, anzi, "nuove donne", figlie del mutamento culturale che ha accresciuto la loro posizione sociale, autonomia, consapevolezza e dignità. Il sorriso è una condizione esistenziale, sanno volersi bene e sanno volerne agli altri. Leggere, mangiare, viaggiare, chiacchierare sono piccoli-grandi piaceri che rendono ancora più gradevole la vita. Se poi si tratta di mangiare qualcosa di dolce, non si tirano certo indietro.
5 - I wow! - Ammontano a circa il 15,4% del campione, sono senza dubbio i più realizzati e soddisfatti della loro vita, che, per loro, è una cosa meravigliosa. Godono di ogni momento, traendo piacere tanto dalle piccole cose quanto da se stessi. Hanno una personalità forte e ricca, grande autostima e si definiscono appassionati dei cibi, sia dolci che salati.
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