E' colpa, o merito, del tripofano
"Secondo le ultime ricerche i benefici del cacao sono molteplici. E il segreto sta nei polifenoli, in particolare, flavonoidi e catechine, di cui il cioccolato nero è molto ricco", spiega Sara Farnetti, specialista in medicina interna e nutrizione funzionale di Roma. La quale sottolinea però anche che "il cioccolato contiene non solo degli stimolanti, ma anche melatonina e soprattutto triptofano, precursore della serotonina: l'ormone del buonumore. E dunque è proprio questo effetto sull'umore a creare dipendenza. Insieme forse a una sostanza, l'anandamide, che è simile al principio attivo della marijuana, il Thc". Come salvarsi dall'irresistibile tentazione di esagerare con bon bon e tavolette? Basta avere il naso "chiuso", ad esempio a causa di un raffreddore. Spiega la nutrizionista: "Mangiamo anche con l'olfatto, e recentemente si è visto che l'aroma del cacao è composto da 600 sostanze volatili. Dunque se si ha il raffreddore, non sentiamo il profumo e facilmente si 'spegnerà la voglia di cioccolato".
I benefici per la salute di questa golosa prelibatezza sono in ogni caso molteplici. "Le catechine e le proantocianidine hanno importanti proprietà anti-età e prottettive per l'endotelio. Si è visto che il cioccolato ha un effetto scudo contro le malattie cardiovascolari e il diabete. In questo caso anche perché migliora l'insulino-resistenza". Il tipo cioccolato ideale per goderne le virtù benefiche è quello di tipo amaro e senza latte, perché il latte rende non assorbibili le preziose catechine. La dose "giusta" è di 10 grammi al giorno. Una modica quantità adatta anche a chi è a dieta, "magari a fine pasto, al posto del frutto, dal momento che la varietà fondente è ricca di antiossidanti. Bene anche pane e cioccolata, magari abbinati a un kiwi, a colazione: uno spuntino che dà energia anche ai bambini".
Tra le altre virtù del cioccolato serve ricordare che abbassa la pressione, riduce la quantità di colesterolo, aumentando il colesterolo "buono", e contrasta il rischio di diabete di tipo 2. Ma non finisce qui. L'esperta ricorda che essendo un vasoprotettore, riduce il pericolo di trombi e migliora il flusso ematico a livello neuronale: "Ecco perché dopo aver mangiato un pezzetto di cioccolato extrafondente siamo mentalmente più pronti".
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