Con le mani, con le posate o "a tasca"?
Innanzi tutto un po' di storia. La pizza è una specie di pane, come rivela la sua base di acqua e farina, e ha quindi origine antiche quanto l'umanità. Il connubio di pane e pomodoro, che caratterizza la pizza in quanto tale, è invece più recente: il pomodoro, infatti, è arrivato in Europa dall'America, quindi dopo le scoperte geografiche della fine del Quattrocento. Il primo vero incontro tra la pasta ed la pummarola avvenne a metà del Settecento nel Regno di Napoli. Qui ha preso vita anche la prima pizza Margherita, la quale deve il suo nome alla sovrana di casa Savoia, in visita nella città partenopea nel 1889. Il pizzaiolo Raffaele Esposito, titolare della celebre pizzeria Pietro il Pizzaiolo, "inventò" questa patriottica vivanda, unendo mozzarella, pomodoro e basilico per celebrare i colori della bandiera italiana. Ancora una curiosità: è napoletana anche la pizzeria più antica del mondo: è stata fondata nel 1738 per rifornire i venditori ambulanti e si è trasformata in pizzeria nel senso odierno del termine nel 1830.
LA MANGI CON LE MANI – Tagliata a spicchi, la afferri per il bordo e la divori senza troppo preoccuparti di quello che si sparge in giro. E' il modo più pratico e veloce, tipico di chi ama il relax. Di solito non giudichi con severità te stesso e gli altri; ti lasci portare dagli eventi e cerchi soprattutto di vivere senza stress e in santa pace.
CON LE MANI, PIEGATA A TASCA – E' una variante di quanto detto sopra.
Ripieghi la pizza con le mani prima di metterla in bocca e in questo modo "non ti sfugge nulla". E' lo stile di una persona davvero pratica, che non perde tempo in fronzoli. Sei un tipo che mangia per vivere e non viceversa, e per te il cibo non è una priorità. . Attenzione però: a volte non sai cosa ti perdi….
CON COLETELLO E FORCHETTA – Composto e corretto, secondo i canoni della buona educazione, anche davanti alla più golosa variante di pizza: sei un tipo molto scrupoloso e ordinato, per te contano al massimo grado ordine e pulizia. Ti piace concentrarti su una cosa per volta, non apprezzi le sorprese, anche a costo di sentirti dire che sei un po' "scontato".
IL CHIRURGO DELLA PIZZA – E' la variante estrema del caso precedente: qui il coltello diventa uno strumento virtuosistico, come il bisturi del chirurgo. Smanetti come un pazzo per tagliare giuste proporzioni, per la forchetta e la bocca, o per tagliare i bordi e rimuovere tutti i pezzettini bruciacchiati, distribuendo bene la mozzarella su ogni boccone. Tutto questo dice che hai un pizzico di istinto del martire e, prima di regalarti un intenso piacere, va bene anche soffrire un po'.
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