E' boom per shorts e pantaloncini
Nati come indumento dedicato alla sport nei lontani anni Trenta, si sono trasformati negli anni Settata in capo-simbolo di indipendenza femminile. Oggi la loro pratica versatilità ne fa un indumento di macro-tendenza e li propone in versioni passepartout da indossare con disinvoltura in tutte le situazioni. Ciascuna può sceglierne la foggia che preferisce e che meglio si adatta alla propria silhouette, grazie alla gamma quasi universale di proposte delle maison del pret-a-porter: lunghi fino a metà coscia oppure con pochi centimetri di stoffa, appena sufficienti a coprire i glutei, in denim, in seta, in pelle, stampati o seriosi, da indossare con ciabattine, ballerine, sneakers o addirittura a stivali
Cuissardes.
Il primo motivo per cui i pantaloncini piacciono tanto, e spopolano anche tra Vip e celebrities, è il fatto che sono comodi. Oppure perché sono sexy. Anzi, è difficile dire quale sia, tra questi due plus, quello che prevale. Chi cerca i modelli più audaci, trova pane per i suoi denti nei micro-modelli in denim di Dsquared2, sfilacciati e "invecchiati", da portare anche con il bottone della chiusura slacciato, per far scendere ancora di più la vita. Ma le macro tendenze del 2013 li vogliono decisamente corti, anche se a vita alta;, e con i bordi arrotondati. I materiali più usati sono ovviamente il jeans e il cotone, ma anche la seta, magari a colori brillanti come i satin di Burberry Prorsum, o a fantasia, come le cartoline stampate proposte da Dolce e Gabbana nella ormai celebre collezione che richiama la Sicilia. Sono in seta anche quelli total black di Dior, abbinati a lunghi top drappeggiati. Le versioni in cotone tendono a preferire la lunghezza a metà coscia e si richiamano più da vicino allo sport: così sono quelli di Scognamiglio con la coulisse in vita. Oppure si richiamano ai safari, come nella collezione di Trussardi.
Nessun commento:
Posta un commento