A volte è pazzerella, ma è la stagione più amata
I vissuti legati alle diverse stagioni dell'anno sono analizzati da uno studio realizzato dall'Istituto Ipsos per Tempo, brand del gruppo internazionale SCA (Svenska Cellulosa Aktiebolaget) che produce fazzoletti. Secondo l'indagine, dunque, la primavera è soprattutto una stagione "di naso": il 41% degli intervistati associa infatti la stagione all’olfatto prima ancora che alla vista (38%), al gusto (7%), all’udito (6%) o al tatto (5%). La bella stagione profuma soprattutto di erba tagliata (43%) , di rose (25%) e di primule (11%). In tanta poesia e delicatezza, però, non manca qualche lato negativo: innanzi tutto gli sbalzi di temperatura portano a "non sapere cosa mettersi addosso" (53%) e a un "aumento sensibile degli starnuti" (42%) dovuti soprattutto ai primi pollini d’albero che compaiono nei primi mesi dell’anno. Ha dichiarato di soffrire di allergie circa il 20% degli intervistati. Tra i nei della stagione dei fiori, sempre secondo la ricerca Ipsos, ci sono il senso di spossatezza (38%), una certa malinconia che affiora nelle giornate piovose (22%), la sensazione di sentirsi poco in forma quando si indossano gli abiti più leggeri e si nota qualche chilo in più (11%), nell'avvicinarsi della fatidica "prova costume", e il contemporaneo aumento del senso di fame e della voglia di concedersi qualche sfizio (9%).
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